Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma (52.1924)

DELLA TESTA DI DIONYSOS
DEL MUSEO CAPITOLINO E DEL TIPO STATUARIO
AL QUALE APPARTIENE

Agli archeologia e a quanti han familiare la collezione capi-
tolina di antichità, è notissima la bella testa di Dionysos, di
proporzioni superiori al vero e, in altri tempi, creduta di Ariadne,
che si conserva nella sala del Gallo morente (*). L'ammirò già
il Winckelmann (2) che, pur credendo, erratamente, che rappre-
sentasse la ninfa Leukothea, la paragonava, per certo particolare
aspetto, con quelli che, nell'età sua, passavano per i capilavori
della scultura antica, come l'Apollo del Belvedere, la Niobe e la
Giunone Ludovisi ; l'ammirò anche il Visconti (3) ; la esaltò,
con senso d'artista e d'esteta, l'amico di W. Goethe, il pittore
zurighese H. Meyer (4), riconoscendovi, più giustamente, un
Bacco. Ma, dopo le così vive ammirazioni d'un tempo, oggi,

(') Helbig, Fiihrer3,I, p. 495 s., n° 880 (il testo è rimasto invariato dalla
prima ed. del 1889); Stuart Jones, Cai., p. 334, n° 5, tav. 86. Il Profes-
sore G. E. Rizzo aveva chiesto, per suoi studii particolari, notizie e fo-
tografie di sculture della Glyptoteca Jacobsen di Ny Carlsberg e del Museo
deH'Ermitage di Leningrado, rispettivamente ai Proff. F. Poulsen e 0.
Waldhauer; notizie e fotografie che, col permesso di quei gentili Profes-
sori, mi furono poi liberamente cedute dal Prof. G. E. Rizzo per questo
mio studio. Colgo perciò l'occasione di ringraziare pubblicamente i Pro-
fessori Poulsen, Waldhaiier e particolarmente Rizzo, al quale ultimo mi
legano tenaci vincoli di affetto e devozione.

(2) Monumenti inediti, 55.

(») Opere varie, IV, p. 369, n° 150.

(*) Presso Winckelmann, Gesch. d. Kunst, V, 1, 24.