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Bulletin du Musée National de Varsovie — 7.1966

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No. 1
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Kozakiewicz, Stefan; Bellotto, Bernardo [Ill.]: Il motivo capitolino nell'arte di Bernardo Bellotto
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https://doi.org/10.11588/diglit.17161#0020

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3. Bernardo Bellotto, Veduta ideata romana eon Cam-
pidoglio, Parma, Galleria Nazionale (Fot.del Museo)

alla stessa base compositiva. Nella sua opera, il Bellotto sviluppa eon un senso panoramico la
veduta delia famosa collina e dei suoi edifici, porgendo accenti da una parte sulla facciata delia
chiesa, messa in luce, d'altra parte sul complesso dei palazzi capitolini. All'ingresso delia piazza
stessa gli antichi gruppi eąuestri dei Dioscuri e i trofei di Mario sono ben messi in vista, mentre
alla statua di Marco Aurelio spetta un posto di second'ordine. II Palazzo Senatorio, benehe spo-
stato in fondo, attira 1'attenzione eon la sua svelta torre, il Palazzo Nuovo si fa vedere di scor-
cio, mentre ąuello dei Conservatori solo da un lato. A destra, Pinizio delia Via delie Tre Pile
e la casa ora non piu esistente. La versione ad olio e animata di macchiette: popolo romano
e curiosi viaggatori, in ispecie sulle scalinate, una carrozza che s'introduce in Via delie Tre Pile.

La veduta del Campidoglio, cosi come fu concepita nel disegno e nel quadro del Bellotto assu-
me un posto importante nello sviluppo del soggetto capitolino come motivo iconografico. L'in-
teresse che porsero al complesso cosi storicamente e artisticamente importante i disegnatori,
gli incisori e poi i pittori, si sveglió nel XVI sec. Col tempo, si formarono due vedute del comples-
so capitolino che possiamo dire classiche: la prima piu ampia, che metteva ben in vista cosi
la dominantę facciata delia chiesa d'Aracoeli come i palazzi attornanti la piazza, e la seconda
piu ristretta — vista frontale del solo complesso urbanistico michelangelesco. L'idea composi-
tiva delia prima redazione — a quella appartiene pure la versione del Bellotto — e gia racchiusa
in un disegno del 1575 — 76 circa delFAnonimo Fabriczy nel Kupferstichkabinett di Stoccarda8,
benche il Palazzo Senatorio vi abbia la forma prcmichelangelesca e il Palazzo Nuovo manchi.
Nella seconda meta del XVII sec., ąuando il complesso delia piazza e dei palazzi, ideato da
Michelangelo, fu defmitivamente portato a termine, Lievin Cruyl sviluppa la stessa idea composi-
tiva in un disegno dell'Albertina9: 1'accento i; peró spostato verso quel complesso, mentre l'im-

8. H. Siebenhiiner, op. cii., p. 77 e fig. 46.

9. Inv.: 20970; H. Siebenhiiner, op. ci-., p. 118 e fig. 73.

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