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Bulletin du Musée National de Varsovie — 7.1966

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No. 4
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Jaroszewski, Tadeusz Stefan: I quadri di Pompeo Batoni in Polonia
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Chudzikowski, Andrzej; Dietrich, Christian Wilhelm Ernst [Ill.]: Pastiches in the works of Christian Wilhelm Ernst Dietrich
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https://doi.org/10.11588/diglit.17161#0131

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per 50 ducati da Jan Feliks Tarnowski e sua moglie Waleria Stroynowska a Roma durante ii
loro soggiorno italiano negli anni ]803 —1804.50 Nella stessa collezione si trovava inoltre ua
disegno del Batoni raffigurante un vecchio in piedi. II disegno h andato distrutto durante 1'incendio
del palazzo di Dzików nel 1927.51

Nelle raccolte polacelie si tr<rrervrmo poi alcune copie contemporanee Sei rrrraiki del Batoni,
che vale ia pena di ricordare. Józef Ignacy Kraszewski ci da notizia delia copia di un quadro
del Batoni dal titolo Alessandro Grandę e la famiglia di Dario, delia stessa grandezza dell'originale
che si trova a Potsdam, copia che negli anni ąuaranta del secolo XIX si trovava nella collezione
di Antoni Urbanowski a Horodec nel Polesie.52 E possible che sia quella stessa copia che nel 1929
e venuta a far parte delie collczioni del Museo Nazionale di Varsavia lasciata in eredita da Wiktoria
Kawecka-Wieloglowska (fig- 15). U ąuadro ha quasi le stesse misure dell'originale. II suo valore
artistico ci permette di pensare che sia veramente un opera aella bottega di Batoni. Nel catalogo
delia galleria delia pittura straniera del Museo Nazionale di Varsavia (1938) veniva registrato
come replica anche se mancava la firma delFartista.53

Nella collezione delia famiglia Miński a Romanów in Volinia si trovava una copia del ąuadro
del Batoni rappresentante S. Giovanni. I ąuadro decorava ona delie stanze per gli ospiti al
secondo piano del palazzo.51 Infine nel palazzo dci Raczyński a Rogalin si trovava prima
delPultima guerra una vecchia copia di S. Maddalena.ns

La descrizione qui fatta dei quadri del Batoni in Polonia e certamente incompleta. Non ha
potuto tener conto dei ąuadri che si trovavano nelle piccole collezioni private, disperse du-
rante la guerra, e senza propri cataloghi. Non e escluso d'altro canto che qualche quadro del
Batoni delie collezioni polacche possa rifluire in Polonia o sul mercato antiąuario alFestero.
I ąuadri polacchi nelFinsieme del patrimonio delPartista non giocano certamente un ruolo
di estrema importanza. Del resto e difficile il valutarli, poiche la maggioranza di essi oggi non
esiste pm. Tra quelli che si sono potuti conservare il migliore e senza dubbio il fine ritratto di
Izabela Potocka — il piu bel ritratto polacco del Batoni.

Andrzej Chudzikoicski

PASTICHES IN THE WORKS
. OF CHRISTIAN WILHELM ERNST DIETRICH

The problem of eclecticism in the works ok the German painter, Christian Wilhelm Ernst
Dietrich, has been emphasized a number of times.1 This artist, apparcntly so versatile, used to
take advantage of the experience of other masters, representing various artistic tendencies,
and often various periods. He rarely copied actual paintings, but he often produced pastiches,
skilfully imitating the style of known painters. This allows the assumption that quite a nu-
mber of his works is still concealcd under the names of other artists and their discovery may
bring about more than one surjDrise. The above is confirmed by the collection of Dietrich's
paintings in the Warsaw National Museum, where several works have been indentified as
his only reeently.2

1. H. Gerson, Ausbrcilung und Nachwirkung der holldndischen Malerei des 17. Jahrhunderts, Haarlem, 1924, p. 305 — 306;
J. Menzhausen, ,,Christian Wilhelm Ernst Dietrichs Eklektizismus und seine Bedeutung in der Entwicklung der deutschen
Malerei", Kunslmuseen der deutschen deniohraliselien Republik, II, 1959, p. 33 — 39.

2. A. Chudzikowski, Malarstwo austriackie, czeskie, niemieckie, węgierskie 1500 —1800, Katalog zbiorów, Muzeum Narodowe
w Warszawie, Warszawa, 1964, No 38-45.

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