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Bulletin du Musée National de Varsovie — 7.1966

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No. 1
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Kozakiewicz, Stefan; Bellotto, Bernardo [Ill.]: Il motivo capitolino nell'arte di Bernardo Bellotto
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https://doi.org/10.11588/diglit.17161#0026

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di Petworth H ouse33. Siamo peró qui ormai lontt ni dal tempo giovanile dcl Bellotto, la grafia
e meno clegante, le formę non sono deseritte eon solita bellottiana purezza. Come ho dimostrato
altrove, il dipinto e 1'opera comune di Bernardo Bellotto e del suo giovane figlio Lorenzo
(e cosi si deve leggere la firma) e appartiene alla serie di 14 dipinti śni soggetti di Roma antica
e papale che ambedue i pittori eseguirono negli anni 1767 — 69 a Varsavia sulla commanda delio
ultimo re di Polonia Stanislao Augusto Poniatowski34. La serie intera, iscritta nel catalogo delia
galleria reale35, andó agli inizi del XIX sec. in vendita e si disperse per varie raccolte in Europa
ed in Asia; di alcuni dipinti non si couosce Pubicazione attuale, fra altro delia veduta capitolina.

Come lo indicó dapprima il Voss, il dipinto si riehiama fedelmente al modello inciso del Pi-
ranesi del 1757 dalie sue Vedute di Roma (fig. 6): solo nella parte di macchiette sono stati intro-
dotti cambiamenti. A ąuesti modelli risalgono anche tutti gli altri dipinti delia serie romana di
Varsavia.

Perche il Bellotto o il suo figlio non fecero uso per la nuova versione capitolina del disegno-
modello di Bernardo del 1742 circa, che il pittore aveva sicuramente eon se a Varsavia? La serie
sorgeva nci primi anni del soggiorno del Bellotto nella capitale polacca in eondizioni assai dif-
ficili per il pittore: il re lo impiegó a dipinger vedute sulle pareti del castello di Ujazdów che
si stava allora rieostruendo, mentre nello stesso tempo 1'artista dipingeva gia vtdute delia citta
delia sua ultima grandę serie polacca. Non ebbe tempo di eseguire tutto personalmente: la vasta
serie di vedute di Roma fu affidata cosi in gran parte al figlio, come lo provano firmę di ambedue
su alcuni dipinti e il loro livello di esecuzione non cosi alto come di solito dal Bellotto; lontano
dalia maniera gia magistrale cosi del ąuadro di Petworth House, come delie vedute di Varsavia,
pienamente autografe. In tali eondizioni, il lavoro preparatorio per i dipinti doveva spettare
al figlio; e fu piu facile, anche per conservar 1'unita delio stile, di richiamarsi alle incisioni pirane-
siane per la serie intera che di far eccezione per una sola veduta, di cui il disegnc-modello del
1742 non era tanto preciso d'altronde nei suoi dettagli.

6. II motivo capitolino nelFarte del Bellotto testimonia del vivo interesse che ebbero i vedu-
tisti veneziani per Roma, seguendo d'altronde la grandę moda del mondo culturale settecentesco:
l'attivita del Piranesi, e accanto ad essa i viaggi nella Capitale del Canaletto e del Bellotto sono
manifestazioni di quel rivolgersi verso il grandę centro delia cultura contemporanea e in primo
luogo antica; il Bellotto, secondo 1'Orlandi, andó a Roma proprio per studiare le antichita36.
Ma il Campidoglio lo interessa come un gruppo di architetture modernę belle e ben ordinate,
e eon il suo senso spaziale e panoramico rende giustezza al l'opera di Mićhelangelo. Lo interessa
pur come insieme pittoresco: porge accento sulla chiesa medioevale, priva d'intonaco, nel color
dimattone crudo come tanti edifiei delia sua citta natale.

33. W. G. Constable, op. cii., II, p. 370.

34. S. Kozakiewicz, "Lorenzo Bellotto, syn Bernarda i zagadnienie jego współpracy z ojcem", Biule'yn Historii Sztuki, XXII,
1960, pp. 140—57; ,,Un pittore quasi sconosciuto, Lorenzo Bellotto, figlio di Bernardo e ona serie bellottiana cli Yedute
di Roma", in Venezia e la Polonia nei sęcoli dal XVII al XIX, Yenezia—Roma, 1965, pp. 87—103. Cf. pure S. Lorentz,
nel saggio Bernardo Bellotto na dworze Stanisława Augusta nel catalogo delia mostra del Bellotto a Varsavia, 1964, op.
cii. pp. 38—39.

35. T. Mańkowski, Galerja Stanisława Augusta, Lwów, 1932; pagine e numeri rispettivi citati dal Kozakiewicz, "TJn pittore
quasi sconosciuto", op. cii.

36. A. Orlandi, op. e loc. cii.

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