DOI issue:
No. 4
DOI article:Jaroszewski, Tadeusz Stefan: I quadri di Pompeo Batoni in Polonia
DOI Page / Citation link:https://doi.org/10.11588/diglit.17161#0125
10. Pompeo Batom (?), Ritratto di Franciszek Rzewuski, fino
al 1939 nella collezione Jabłonowski a Bursztyn (Fot. secondo
M. Treter)
rifiuto e modificó la composizione, sostituendo la figura seduta del papa eon il suo busto. Mengs
infine accettó la commissione nel senso che il ritratto del papa doveva esserc copiato dal ritratto
del Batoni. Si sarebbe dovuto aggiungere ancora il genio delFarte, mentre la figura di Mengs
doveva essere spostata al lato. La corrispondenza tra il re e il marchese Antici si prolungo per
1'intero anno 1778, ma la commissione non fu mai realizzata. La galleria di Stanislao Augusto
venne infine in possesso del bel ritratto dipinto da Pompeo Batoni.30
Nelle collezioni polacche esisteva un tempo un altra replica del ritratto del papa, e preci-
samente nella collezione delia famiglia Piński a Romanów nella Volinia. Le sue sorti non sono
note.31 Inoltre sulla base delia replica varsaviese fu eseguito un piccolo ritratto ovale, dipinto
da un ignoto pittore. Esso si trova oggi nelle raccolte del palazzo di Nieborów.32
II re Stanislao Augusto inoltre possedeva, nelle sue collezioni, altri ąuattro quadri attribuiti
al Batoni. Si trattava di una copia del quadro rappresentante S. Giovanni del Coneggio, dipinta
30. T. Mańkowski, Galeria Stanisława Augusta, I, p. 27-28, 179-180, II, p. 416, n. 1974.
31. Spis obrazów wg Galerie du chaleau de Romanow en pouces anglais d,imension, Nr 3: Battoni P., Portrait de Pie VI, hau-
teur 51, large 37"(dattiloscrilto nelle collezioni private a Varsavia); bibliografia: T. Stecki,,,Z pod Zasławia", Gazeta War
szawska, 1857, n. 130, p. 5; J. D. Ochocki, Pamiętniki..., III, Warszawa, 1882, p. 224; R. Aftanazy, „Architekt Merk i jego
dzieła", Rocznik Zakładu Narodowego im. Ossolińskich, V, 1957, p. 466.
32. Museo Nazionale di Varsavia, Sczione Nieborów, n. di inventario A. 427, tela, ovale, 73 X 61 cm.
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al 1939 nella collezione Jabłonowski a Bursztyn (Fot. secondo
M. Treter)
rifiuto e modificó la composizione, sostituendo la figura seduta del papa eon il suo busto. Mengs
infine accettó la commissione nel senso che il ritratto del papa doveva esserc copiato dal ritratto
del Batoni. Si sarebbe dovuto aggiungere ancora il genio delFarte, mentre la figura di Mengs
doveva essere spostata al lato. La corrispondenza tra il re e il marchese Antici si prolungo per
1'intero anno 1778, ma la commissione non fu mai realizzata. La galleria di Stanislao Augusto
venne infine in possesso del bel ritratto dipinto da Pompeo Batoni.30
Nelle collezioni polacche esisteva un tempo un altra replica del ritratto del papa, e preci-
samente nella collezione delia famiglia Piński a Romanów nella Volinia. Le sue sorti non sono
note.31 Inoltre sulla base delia replica varsaviese fu eseguito un piccolo ritratto ovale, dipinto
da un ignoto pittore. Esso si trova oggi nelle raccolte del palazzo di Nieborów.32
II re Stanislao Augusto inoltre possedeva, nelle sue collezioni, altri ąuattro quadri attribuiti
al Batoni. Si trattava di una copia del quadro rappresentante S. Giovanni del Coneggio, dipinta
30. T. Mańkowski, Galeria Stanisława Augusta, I, p. 27-28, 179-180, II, p. 416, n. 1974.
31. Spis obrazów wg Galerie du chaleau de Romanow en pouces anglais d,imension, Nr 3: Battoni P., Portrait de Pie VI, hau-
teur 51, large 37"(dattiloscrilto nelle collezioni private a Varsavia); bibliografia: T. Stecki,,,Z pod Zasławia", Gazeta War
szawska, 1857, n. 130, p. 5; J. D. Ochocki, Pamiętniki..., III, Warszawa, 1882, p. 224; R. Aftanazy, „Architekt Merk i jego
dzieła", Rocznik Zakładu Narodowego im. Ossolińskich, V, 1957, p. 466.
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