DOI Artikel:
Żelazowski, Jerzy: Le iscrizioni funerarie romane della collezione di Antoni Madeyski al Museo Nazionale di Varsavia
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.18946#0005
Jerzy Zelazowski
Le iscrizioni funerarie romane
della collezione di Antoni Madeyski
al Museo Nazionale di Varsavia*
Nel Museo Nazionale di Varsavia si trova un’interessante raccolta di alcune
decine di iscrizioni latine, soprattutto di carattere funerario e spesso
provenienti da Roma.1 La maggior parte di essa costituisce la collezione del
Lyceum Hosianum di Braniewo (Braunsberg), creata principalmente negli anni
80 dell’Ottocento a cura di W Weissbrodt.2 Inoltre nella raccolta epigrafica
del Museo hanno trovato posto, anche se non numerose, altre iscrizioni latine
provenienti da diverse collezioni del XIX e XX secolo,’ fra cui due epitaffi
(C/L VI 6971, 11870) della collezione di Antoni Madeyski (1862-1939).
Egli era un noto scultore e medaglista,4 autore fra l’altro del busto di Jan
Matejko nella facciata dell’edificio della Società degli Amici delle Belle Arti
* La questione è stata presentata il 2.12.1995 durante la conferenza dedicata alle credenze
escatologiche delle antiche culture mediterranee, organizzata dall’Accademia di Teologia Cattolica
a Varsavia, in occasione dell’anniversario della Cattedra di Archeologia Cristiana. Vorrei ringraz-
iare gli organizzatori della conferenza, e soprattutto il prof. Witold Dobrowolski, della gentile
approvazione del saggio e della premurosa accoglienza.
1 Cf. A. Sadurska, Inscriptions latines et monuments funéraires romains au Musée National de
Varsovie, Warszawa 1953; Corpus Signorum Imperii Romani. Pologne (citato poi CSIR), 1,
Warszawa 1972, n. 20 (A. Sadurska); Ibid. 2, fase. 1, Warszawa 1990, nn. 4-6, 11, 13, 22, 26,
32, 46, 49 (J. Kolendo), 1, 47, 51, 52 (A. Sadurska); Ibid., 2, fase. 2, Warszawa 1992, nn. 8, 13, 83
(A. Sadurska); Ibid. 3, fasc.l, Warszawa 1994, nn. 26, 41 (J. Kolendo); J. Kolendo, ‘Autel funéraire
d’un affranchi impérial (CIL VI 8933) retrouvé au Musée National de Varsovie”, Etudes et Travaux, 16,
1993, pp. 35-52. Solin, “Un’ iscrizione di Aquino a Varsavia”, Archeologia, XLVIII, 1997, pp. 73-74.
2 Cf. p. es. W Weissbrodt, “Griechische und lateinische Inschriften in der antik-archäologischen
Sammlung der Königlichen Akademie zu Braunsberg”, in Verzeichnis der Vorlesungen an der
Königlichen Akademie zu Braunsberg im Sommer-Semester 1913, pp. 3-22; Ph. Funk, “Staatliche
AkademieBrmnsberg’b'mDasakademische Deutschland, 1, Berlin 1930, pp. 677-682; A. Greifenhagen,
“Antiken in Braunsberg”, Archäologisches Anzeiger 1933, coll. 419M54; CSIR, 2, fase. 1, pp. 13-14.
3 Vuol dire dalle collezioni di li. Radziwillowa, nata Przezdziecka a Nieborów, di A. Potocka-
Wqsowiczowa, nata Tyszkiewicz a Jablonna, di M. L. Pac a Varsavia, di I. Dzialynska, nata
Czartoryska a Goluchów, di O. von Waldow a Lubniewice (Königswalde) di J. Buìhak, di
M. Geniusz, dell’Università di Varsavia.
4 Cf. J. Strzalkowski, “Twórczosc medalierska Antoniego Madeyskiego”, Biuletyn Numizma-
tyczny, 1975, n. 10, pp. 181-188.
3
Le iscrizioni funerarie romane
della collezione di Antoni Madeyski
al Museo Nazionale di Varsavia*
Nel Museo Nazionale di Varsavia si trova un’interessante raccolta di alcune
decine di iscrizioni latine, soprattutto di carattere funerario e spesso
provenienti da Roma.1 La maggior parte di essa costituisce la collezione del
Lyceum Hosianum di Braniewo (Braunsberg), creata principalmente negli anni
80 dell’Ottocento a cura di W Weissbrodt.2 Inoltre nella raccolta epigrafica
del Museo hanno trovato posto, anche se non numerose, altre iscrizioni latine
provenienti da diverse collezioni del XIX e XX secolo,’ fra cui due epitaffi
(C/L VI 6971, 11870) della collezione di Antoni Madeyski (1862-1939).
Egli era un noto scultore e medaglista,4 autore fra l’altro del busto di Jan
Matejko nella facciata dell’edificio della Società degli Amici delle Belle Arti
* La questione è stata presentata il 2.12.1995 durante la conferenza dedicata alle credenze
escatologiche delle antiche culture mediterranee, organizzata dall’Accademia di Teologia Cattolica
a Varsavia, in occasione dell’anniversario della Cattedra di Archeologia Cristiana. Vorrei ringraz-
iare gli organizzatori della conferenza, e soprattutto il prof. Witold Dobrowolski, della gentile
approvazione del saggio e della premurosa accoglienza.
1 Cf. A. Sadurska, Inscriptions latines et monuments funéraires romains au Musée National de
Varsovie, Warszawa 1953; Corpus Signorum Imperii Romani. Pologne (citato poi CSIR), 1,
Warszawa 1972, n. 20 (A. Sadurska); Ibid. 2, fase. 1, Warszawa 1990, nn. 4-6, 11, 13, 22, 26,
32, 46, 49 (J. Kolendo), 1, 47, 51, 52 (A. Sadurska); Ibid., 2, fase. 2, Warszawa 1992, nn. 8, 13, 83
(A. Sadurska); Ibid. 3, fasc.l, Warszawa 1994, nn. 26, 41 (J. Kolendo); J. Kolendo, ‘Autel funéraire
d’un affranchi impérial (CIL VI 8933) retrouvé au Musée National de Varsovie”, Etudes et Travaux, 16,
1993, pp. 35-52. Solin, “Un’ iscrizione di Aquino a Varsavia”, Archeologia, XLVIII, 1997, pp. 73-74.
2 Cf. p. es. W Weissbrodt, “Griechische und lateinische Inschriften in der antik-archäologischen
Sammlung der Königlichen Akademie zu Braunsberg”, in Verzeichnis der Vorlesungen an der
Königlichen Akademie zu Braunsberg im Sommer-Semester 1913, pp. 3-22; Ph. Funk, “Staatliche
AkademieBrmnsberg’b'mDasakademische Deutschland, 1, Berlin 1930, pp. 677-682; A. Greifenhagen,
“Antiken in Braunsberg”, Archäologisches Anzeiger 1933, coll. 419M54; CSIR, 2, fase. 1, pp. 13-14.
3 Vuol dire dalle collezioni di li. Radziwillowa, nata Przezdziecka a Nieborów, di A. Potocka-
Wqsowiczowa, nata Tyszkiewicz a Jablonna, di M. L. Pac a Varsavia, di I. Dzialynska, nata
Czartoryska a Goluchów, di O. von Waldow a Lubniewice (Königswalde) di J. Buìhak, di
M. Geniusz, dell’Università di Varsavia.
4 Cf. J. Strzalkowski, “Twórczosc medalierska Antoniego Madeyskiego”, Biuletyn Numizma-
tyczny, 1975, n. 10, pp. 181-188.
3