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https://doi.org/10.11588/diglit.4977#0079
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al suolo (fra questo ed il carro si vede un elmo con pennacchiera). Una
Furia alata (al di là del carro nel fondo del rilievo) lo accompagna pro-
tendendo una face e rivolgendo la testa al guerriero come per invitarlo
a seguirla. La quadriga di Anfiarao si vede all'angolo d. del rilievo e
si muove in senso opposto, come se avesse fatto una voltata. I cavalli
con la parte davanti sono già entrati nella voragine, e così hanno trovato
posto sotto le zampe davanti di quelli della quadriga di Periklymenos.
Un giovane clamidato, che nella d. regge un oggetto in parte rotto, pro-
babilmente una face, li tira in basso. Un altro demone infernale, bar-
bato ed alato, si vede più a sin., rivolto in senso opposto. Egli è trat-
tato in modo ornamentale, sviluppandosi dai suoi inguini delle larghe fo-
glie d'acanto. Anfiarao si trova solo nel carro, mancandovi Io spazio per
l'auriga. Egli è barbato, veste la tunica cinta all'etnisca e la clamide ed
è munito di elmo e scudo; nella d. alzata agita la spada contro il per-
secutore. A sin. di lui, nel fondo del rilievo, si vede una seconda Furia
alata con una gran face accesa nel braccio sin., che si volge ai cavalli
di Periklymenos e stende la d., non si sa bene se per guidarli oppure
per impedir loro di raggiungere il carro del pio vate protetto dal sommo
dio. Nel fondo del rilievo appariscono le mura di Tebe, munite di quattro
torri a foggia di pilastri ossia colonne. Lo zoccolo dell'urna è fregiato
di armi : una torace (nel centro), due scudi, un elmo dalla punta ripie-
gala (a foggia di berretto frigio), un altro con pennacchiera, una sciarpa
ed una spada nel fodero.
fca. Museo di Volterra 186; Inghirami Gal. om. II, 193; 1. 0,75.
Hi bevo molto danneggiato e mancante della parte destra. Replica molto
simile al numero precedente. Periklymenos, la cui testa ha molto sofferto,
pare sia imberbe; alla Furia che lo precede, volando a quel che pare,
manca la lesta; l'altra, che si vede a d. decavalli, qui pare decisamente
ritenerli. Del carro di Anfiarao non e conservato che un angolo, dell'eroe
stesso soltanto una parte del braccio d. alzato (senza l'arma). A sin. del
demone barbato, alato, vi è aggiunto un giovane nudo che giace supino
al suolo, probabilmente morto; tra lui ed il demone vi è uno scudo che
forse appartiene al morto. All'angolo sin. della rappresentanza, dietro Pe-
riklymenos, vi è un pilastro sormontato forse da un orologio solare. Tanto
il fregio quanto Io zoccolo dell'urna son riccamente ornati ad imitazione
dell'architettura dorica. Quello mediante una fda di figure nude ingi-
al suolo (fra questo ed il carro si vede un elmo con pennacchiera). Una
Furia alata (al di là del carro nel fondo del rilievo) lo accompagna pro-
tendendo una face e rivolgendo la testa al guerriero come per invitarlo
a seguirla. La quadriga di Anfiarao si vede all'angolo d. del rilievo e
si muove in senso opposto, come se avesse fatto una voltata. I cavalli
con la parte davanti sono già entrati nella voragine, e così hanno trovato
posto sotto le zampe davanti di quelli della quadriga di Periklymenos.
Un giovane clamidato, che nella d. regge un oggetto in parte rotto, pro-
babilmente una face, li tira in basso. Un altro demone infernale, bar-
bato ed alato, si vede più a sin., rivolto in senso opposto. Egli è trat-
tato in modo ornamentale, sviluppandosi dai suoi inguini delle larghe fo-
glie d'acanto. Anfiarao si trova solo nel carro, mancandovi Io spazio per
l'auriga. Egli è barbato, veste la tunica cinta all'etnisca e la clamide ed
è munito di elmo e scudo; nella d. alzata agita la spada contro il per-
secutore. A sin. di lui, nel fondo del rilievo, si vede una seconda Furia
alata con una gran face accesa nel braccio sin., che si volge ai cavalli
di Periklymenos e stende la d., non si sa bene se per guidarli oppure
per impedir loro di raggiungere il carro del pio vate protetto dal sommo
dio. Nel fondo del rilievo appariscono le mura di Tebe, munite di quattro
torri a foggia di pilastri ossia colonne. Lo zoccolo dell'urna è fregiato
di armi : una torace (nel centro), due scudi, un elmo dalla punta ripie-
gala (a foggia di berretto frigio), un altro con pennacchiera, una sciarpa
ed una spada nel fodero.
fca. Museo di Volterra 186; Inghirami Gal. om. II, 193; 1. 0,75.
Hi bevo molto danneggiato e mancante della parte destra. Replica molto
simile al numero precedente. Periklymenos, la cui testa ha molto sofferto,
pare sia imberbe; alla Furia che lo precede, volando a quel che pare,
manca la lesta; l'altra, che si vede a d. decavalli, qui pare decisamente
ritenerli. Del carro di Anfiarao non e conservato che un angolo, dell'eroe
stesso soltanto una parte del braccio d. alzato (senza l'arma). A sin. del
demone barbato, alato, vi è aggiunto un giovane nudo che giace supino
al suolo, probabilmente morto; tra lui ed il demone vi è uno scudo che
forse appartiene al morto. All'angolo sin. della rappresentanza, dietro Pe-
riklymenos, vi è un pilastro sormontato forse da un orologio solare. Tanto
il fregio quanto Io zoccolo dell'urna son riccamente ornati ad imitazione
dell'architettura dorica. Quello mediante una fda di figure nude ingi-