15
veniva abilala;come egli afferma nel Cap. 5 del li-
bro 3.° mentre all'incontro Pozzuoli, per la com-
modità,e sicurtà del suo Porto e molto più per la
piacevolezza e per la medicina dei suoi bagni, il
concorso delle genti di ogni parte del Mondo si ac-
cresceva, giusta la testimonianza dello stesso Pli-
nio — Aquae medicinales angent numerimi Deo-
rum nominìbus variìs , urbesque condunt, sicut
Puteolos in Campania, Statiellas in Lucania,
Sextim in Narbonensi provincia. La città di Poz-
zuoli sotto la cappa di un cielo sempre sereno ed
azzurrino, con un dolce clima, coi suoi bagni ter-
mo-minerali, col suo bel panorama unico forse nel
Mondo, coi suoi Tempf, Anfiteatro, Teatro, Por-
tici, Terme, Basiliche e Fori ; con il suo Porto
sempre pieno di navi straniere di tutte le svariate
forme ; (1) con una popolazione sempre crescen-
(1) Le navi che continuamente approdavano nel porto di Poz-
zuoli per la maggiore parte furono straniere; tenendovi apposite
Case di Commercio fisse, dette dai Latini Slationes. Dal Cinterò
sappiamo che i Tirii, popolo della Fenicia, erano fissi in Pozzuoli
con una di tali Case di Commercio da superare in isplendore e
grandezza tutte le altre Case Straniera. I mercanti di Berito e di
Jeropoli ebbero anche essi in Pozzuoli le stesse Stationes. Seneca
narra che le navi Alessandrine giungevano nel porto di Pozzuoli
non alla spicciolata, ma in numero tale da formare quasi una flotta,
e che il popolo puteolano le discerneva da lungi, appena che esse
giungevano tra la punta della della Campanella e l'isola di Capri,
fra tutte le altre navi, e ciò dal loro velaccino spiegato. Sono ben
note le lodi ed acclamazioni che i passaggi eri e marinari di una
nave Alessandrina nel porto di Pozzuoli fecero ad Augusto che
passava pel golfo, narrateci da Svetonio.
E qui mi sia lecito dire poche parole su di alcuni ruderi di an-
tiche fabbriche stimate erroneamente da certi Scrittori per la Doga-
na Aulica di Pozzuoli. Alla distanza di circa 100 metri dalla Porta
Erculea di Pozzuoli (Celle) andando all' ovvest si ravvisano antichi
ruderi di grandi cameroni posti l'uno appresso l'altro, fatti tutti a
volta e senza il muro d'avanti, che serviva d'ingresso, e ciò si rav-
visa in tutto l'edifizio ; nè vi ha communicazione tra essi. Sull'e-
dificio medesimo , vi fu praticato un altro piano , costruito nella
stessa maniera ed in proporzioni più piccole. Tulli questi ruderi
veniva abilala;come egli afferma nel Cap. 5 del li-
bro 3.° mentre all'incontro Pozzuoli, per la com-
modità,e sicurtà del suo Porto e molto più per la
piacevolezza e per la medicina dei suoi bagni, il
concorso delle genti di ogni parte del Mondo si ac-
cresceva, giusta la testimonianza dello stesso Pli-
nio — Aquae medicinales angent numerimi Deo-
rum nominìbus variìs , urbesque condunt, sicut
Puteolos in Campania, Statiellas in Lucania,
Sextim in Narbonensi provincia. La città di Poz-
zuoli sotto la cappa di un cielo sempre sereno ed
azzurrino, con un dolce clima, coi suoi bagni ter-
mo-minerali, col suo bel panorama unico forse nel
Mondo, coi suoi Tempf, Anfiteatro, Teatro, Por-
tici, Terme, Basiliche e Fori ; con il suo Porto
sempre pieno di navi straniere di tutte le svariate
forme ; (1) con una popolazione sempre crescen-
(1) Le navi che continuamente approdavano nel porto di Poz-
zuoli per la maggiore parte furono straniere; tenendovi apposite
Case di Commercio fisse, dette dai Latini Slationes. Dal Cinterò
sappiamo che i Tirii, popolo della Fenicia, erano fissi in Pozzuoli
con una di tali Case di Commercio da superare in isplendore e
grandezza tutte le altre Case Straniera. I mercanti di Berito e di
Jeropoli ebbero anche essi in Pozzuoli le stesse Stationes. Seneca
narra che le navi Alessandrine giungevano nel porto di Pozzuoli
non alla spicciolata, ma in numero tale da formare quasi una flotta,
e che il popolo puteolano le discerneva da lungi, appena che esse
giungevano tra la punta della della Campanella e l'isola di Capri,
fra tutte le altre navi, e ciò dal loro velaccino spiegato. Sono ben
note le lodi ed acclamazioni che i passaggi eri e marinari di una
nave Alessandrina nel porto di Pozzuoli fecero ad Augusto che
passava pel golfo, narrateci da Svetonio.
E qui mi sia lecito dire poche parole su di alcuni ruderi di an-
tiche fabbriche stimate erroneamente da certi Scrittori per la Doga-
na Aulica di Pozzuoli. Alla distanza di circa 100 metri dalla Porta
Erculea di Pozzuoli (Celle) andando all' ovvest si ravvisano antichi
ruderi di grandi cameroni posti l'uno appresso l'altro, fatti tutti a
volta e senza il muro d'avanti, che serviva d'ingresso, e ciò si rav-
visa in tutto l'edifizio ; nè vi ha communicazione tra essi. Sull'e-
dificio medesimo , vi fu praticato un altro piano , costruito nella
stessa maniera ed in proporzioni più piccole. Tulli questi ruderi