vanzi incerti e sfigurati dei celebri e sontuosi suoi
monumenti, distrulli dal tempo e dagli uomini. Fra
essi però ammirasi il Tempio di Giove Conservatore
dedicalo ad Augusto da Calpurnio, che nel 1634
dal Vescovo Leone de Cardenas fu convertito in
Duomo.
La struttura di un tale Tempio dovè essere mollo
sontuosa, essendo 1'edificio tutto costruito di pezzi
bislunghi di marmo bianco uniti senza calce, che
facevano faccia dall' una e 1' altra parie, ed i due
fianchi del Tempio erano decorati da colonne
scannellate, con capitelli cprintii tuttora visibili,
su cui poggia il cornicione di un bello stile.
L' architetto dell' edificio, fu un certo Cocceo;
giusta l'iscrizione ritrovata nel portico del Tem-
pio, e che tuttora esiste presso il lato della Porta
Piccola ; così concepita L. COCCEIVS. L. C. PO-
STVM1 L. AVCTVS ARCHITECT. ove osservarsi
anche una porzione di cornicione e colonne. Al
Tempio di Augusto, siegue l'Anfiteatro Puteolano,
detto anche Colàseo come quello di Roma, mollo
ben conservato nei suoi sotterranei; ed il Tempio
detto di Serapide scoperto nel 1750, ricco di bel-
lissimi e rari marmi, di cui la maggiore parte fu
usata nel Palazzo Reale di Caserta; sopralutto per
la Regia Cappella e Teatro; tra le altre cose, vi fu-
rono tolte 16 colonne di marmo rosso, che regge-
vano la Cupola o Tolo, le statue e dei vasi di inar-
mo di bellissimo stile e lavoro.
Tale Tempio fu costrutto dagli Alessandrini ed
Egiziani, che venivano a trafficare nel Porto di
Pozzuoli nel sesto secolo di Roma, 90 anni dopo
1' arrivo della Seconda Colonia Romana sul suolo
Puteolano.
monumenti, distrulli dal tempo e dagli uomini. Fra
essi però ammirasi il Tempio di Giove Conservatore
dedicalo ad Augusto da Calpurnio, che nel 1634
dal Vescovo Leone de Cardenas fu convertito in
Duomo.
La struttura di un tale Tempio dovè essere mollo
sontuosa, essendo 1'edificio tutto costruito di pezzi
bislunghi di marmo bianco uniti senza calce, che
facevano faccia dall' una e 1' altra parie, ed i due
fianchi del Tempio erano decorati da colonne
scannellate, con capitelli cprintii tuttora visibili,
su cui poggia il cornicione di un bello stile.
L' architetto dell' edificio, fu un certo Cocceo;
giusta l'iscrizione ritrovata nel portico del Tem-
pio, e che tuttora esiste presso il lato della Porta
Piccola ; così concepita L. COCCEIVS. L. C. PO-
STVM1 L. AVCTVS ARCHITECT. ove osservarsi
anche una porzione di cornicione e colonne. Al
Tempio di Augusto, siegue l'Anfiteatro Puteolano,
detto anche Colàseo come quello di Roma, mollo
ben conservato nei suoi sotterranei; ed il Tempio
detto di Serapide scoperto nel 1750, ricco di bel-
lissimi e rari marmi, di cui la maggiore parte fu
usata nel Palazzo Reale di Caserta; sopralutto per
la Regia Cappella e Teatro; tra le altre cose, vi fu-
rono tolte 16 colonne di marmo rosso, che regge-
vano la Cupola o Tolo, le statue e dei vasi di inar-
mo di bellissimo stile e lavoro.
Tale Tempio fu costrutto dagli Alessandrini ed
Egiziani, che venivano a trafficare nel Porto di
Pozzuoli nel sesto secolo di Roma, 90 anni dopo
1' arrivo della Seconda Colonia Romana sul suolo
Puteolano.