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suo territorio rimase quasi distrutto e sommosso in
modo da doverlo abbandonare per vari anni as-
sieme colla distrutta ed abbattuta citta. A tutti si
fatti mali sofferti dalla città di Pozzuoli dalla na-
tura, si aggiunse un altro ancora terribiè" e lutto
singolare, che sensibilmente ,e continuamente da
vari secoli la sepellisce nelle onde marine , per
l'abbassamento del suo suolo, prodotto da edotto
vulcanico ! Grande riconoscenza però devesi da
parte dei cittadini Puteolani al Viceré Don Pietro
di Toledo, il quale nel 1540 e 1541 fu il primo,
dopo la terribile eruzione del 1538, a costruire fra
la distrutta Città un grande Palazzo con giardino
ed altre abitazioni. Molti Cavalieri Napoletani imi-
tando il Viceré Toledo fabbricaronovi anche delle
case di Delizie e palazzi, richiamando i profughi
puteolani nel seno della loro patria.
Se i Puteolani debbono serbare grata memoria
pel Viceré Don Pietro Toledo, non potranno allatto
tralasciare di essere maggiormente grati al Ve-
scovo Leone de Cardenas il quale circa cento anni
dopo, dovè quasi riedificare la città a sue spese; e
perciò i nostri Maggiori per i ricevuti benefici, gli
eressero una statua di marmo con iscrizioni sulla
sua base, in cui sono numerali i benefici ricevuti.
Adunque la presente città di Pozzuoli è opera di
tre secoli e mezzo! Oh quanta e quale dill'erenza
con F antica Pusilla Roma di M. T. Cicerone, e
della Delus Minor del Festo! L'antico promontorio
occupa al presente quasi la metà della nuova Poz-
zuoli , ed il resto giace sulle vesligie del famoso
suo interrato Porto, con una popolazione di 11 mila
e più abitanti. La città di Pozzuoli tanto celebre e
famosa nella Storia della Grandezza Romana non
olire al presente del suo antieo splendore, che av-
suo territorio rimase quasi distrutto e sommosso in
modo da doverlo abbandonare per vari anni as-
sieme colla distrutta ed abbattuta citta. A tutti si
fatti mali sofferti dalla città di Pozzuoli dalla na-
tura, si aggiunse un altro ancora terribiè" e lutto
singolare, che sensibilmente ,e continuamente da
vari secoli la sepellisce nelle onde marine , per
l'abbassamento del suo suolo, prodotto da edotto
vulcanico ! Grande riconoscenza però devesi da
parte dei cittadini Puteolani al Viceré Don Pietro
di Toledo, il quale nel 1540 e 1541 fu il primo,
dopo la terribile eruzione del 1538, a costruire fra
la distrutta Città un grande Palazzo con giardino
ed altre abitazioni. Molti Cavalieri Napoletani imi-
tando il Viceré Toledo fabbricaronovi anche delle
case di Delizie e palazzi, richiamando i profughi
puteolani nel seno della loro patria.
Se i Puteolani debbono serbare grata memoria
pel Viceré Don Pietro Toledo, non potranno allatto
tralasciare di essere maggiormente grati al Ve-
scovo Leone de Cardenas il quale circa cento anni
dopo, dovè quasi riedificare la città a sue spese; e
perciò i nostri Maggiori per i ricevuti benefici, gli
eressero una statua di marmo con iscrizioni sulla
sua base, in cui sono numerali i benefici ricevuti.
Adunque la presente città di Pozzuoli è opera di
tre secoli e mezzo! Oh quanta e quale dill'erenza
con F antica Pusilla Roma di M. T. Cicerone, e
della Delus Minor del Festo! L'antico promontorio
occupa al presente quasi la metà della nuova Poz-
zuoli , ed il resto giace sulle vesligie del famoso
suo interrato Porto, con una popolazione di 11 mila
e più abitanti. La città di Pozzuoli tanto celebre e
famosa nella Storia della Grandezza Romana non
olire al presente del suo antieo splendore, che av-