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Polska Akademia Umieje̜tności <Krakau> / Komisja Historii Sztuki [Editor]; Polska Akademia Nauk <Warschau> / Oddział <Krakau> / Komisja Teorii i Historii Sztuki [Editor]
Folia Historiae Artium — 30.1994

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Gawrońska-Oramus, Beata: Il Maestro della Crosifissione di Fiesole, un nuovo tentativo di attribuzione dell' "Imago Pietatis" del Wawel
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https://doi.org/10.11588/diglit.20615#0140
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ce, en face15; tutte e tre sono peró contor-
nate, anche se manca 1’audace soluzione pro-
spettica che caratterizza la versione fiorentina.

Come dimostra la descrizione appena fatta, il
dipinto del Wawel e ąuello della Galleria
delEAccademia sono accomunati da una grandę
affinita stilistica malgrado le sostanziali diffe-
renze sul piano tecnico, dell’uso dei colori e dell’-
espressivita. II ąuadro fiorentino primeggia per
la maestria della scelta prospettica, la liberta com-
positiva del drappeggio, la delicatezza delta fisio-
nomia; 1’atmosfera che vi domina e motto lirica,
i colori sono armoniosi e pacati. La versione cra-
coviana tradisce un artista dalia personalita un
pó diversa, che pono 1’accento suH’espressivita
della raffigurazione, sottolineata eon la combina-
zione di colori contrastanti. Kitengo che il ąuadro
del Wawel sia una ,,copia” di ąuello fiorentino,
considerata la maggiore abilita teenica di
ąuesfultimo e fatto proprio il principio che fra
due opere simili la copia e di solito ąuella piu
debole e non viceversa. II termine „copia” va qui
inteso nel significato in auge nel XV secolo,
ąuando al copista veniva lasciato un certo mar-
gine di liberta. E’ molto probabile che entrambe
le versioni risalgano alfa stessa cerchia di artisti,
secondo la Skubiszewska ispirantisi al Botticelli,
alla cui bottega Berenson attribuisce il ąuadro
della Galleria delhAccademia16. Lhnflusso del
Botticelli vi e scorto anche da Ugo Procacci 17.
Etisabeth e Walter Paatz ritengono invece il
dipinto unkmitazione di influenza botticelliana18
di Andrea del Castagno. Questa indieazione e giu-

15 Un frammento del braccio trasversale della ofoce
e attualmente coperto dalia cornice del dipinto. Vedi
nota nr 10.

16 B e r e n s o n, o. c., p. 102; idem, Italian Pictu-

res of the Renaissance, I: Florentine School, London
1963, p. 34: „School of Botticelli. Florence, Galleria

delhAccademia 8623. Man of Sorrows with the Virgin
and S. John”.

17 U. Procacci, Sinopie e affreschi, Milano 1961,
p. 4S: „N. 8623 Scuola fiorentina dell’ultimo quarto del
XV secolo eon influenzę del Botticelli: Cristo in Pieta
tra la Vergine e S. Giovanni. U Berenson considera
ąuesta tavola come bottega del Botticelli. Proviene dal
Convento di S. Girolamo sulla Costa”.

18 E. Paatz, W. Paatz, Die Kirchen von Florenz,
II, Frankfurt 1955, p. 346—7: ,,S. Girolamo sulla Costa.
Gemalde, Schmerzensmann zwischen Maria und Johan-
nes, von einem Nachfolger des Andrea del Castagno
unter der Einwirkung Botticellis, letztes Visrtel des 15.
Jahrhunderts, in der Akademie, Nr 8623(26) jetzt
Kirchenschatz: vgl. Richa, T. X, 1762, p. 237”.

19 L’affresco e la sua sinopia sono databili agli
anni successivi al 1450 (Procacci, o. c., ill. 120, 121).

20 C. B o, L’opera completa del Botticelli, Milano

3. Andrea del Castagno, Imago Pietatis, Firenze, sino-
pia, S. Apollonia, Firenze (riprod. da Procacci, Sinopie...)

sta netta misura in cui il Castagno e autore
deiraffresco di S. Apollonia19, raffigurante in
una forte prospettiva il Cristo seduto sul sarco-
fago eon le gambę penzoloni nella tomba aperta
(foto 3). Carlo Bo considera 1 'Imago Pietatis
fiorentina un dipinto della scuola del Botticelli
e ritiene che sia una versione di un ąuadro
attualmente esposto a Kaliningrad (Konigsberg),
attribuito allo stesso Botticelli e raffigurante il
Salv<atore tra San Francesco e San Gerolamo
(foto 4). Secondo Ronald Lightbown il dipinto
e di scuola botticelliana, vide la luce nel 1490
e nel Museo di Kaliningrad si trova una sua
versione (il Cristo sorretto dai santi Francesco
e Geronimo)20. Berenson crede si tratti di un’ope-

1967 (Classici delTArte 5), nr 104: „bottega, tavola,

tempera, localita aperta al pubblico, Pieta eon i Santi
Francesco e Girolamo, Kaliningrad (Konigsberg), Museo
di Stato. Proviene da Berlino. U Berenson 1’attribui
alla sola bottega, il Rajacrizn ne sostenne 1’autografia
(Vrade Iskustvo, 1961) sottaciuta dagli altri studiosi.
Una redazione (pero eon la Madonna e San Giovanni
e un «pentimento» nella posizione delle braccia di
Cristo (presso la Soprintendenza alle Gallerie di Fi-
renze, fu data alla scuola dalio stesso Berenson”. La
citazione di Bo (Rajacrizn, Vrade Iskustvo, 1960), non
figura nel Repertoire d'art et d’archeologie agli anni
1960, 1961, 1962, 1963 e nemmeno neWUlrichs’ Interna-
tional Periodicals Directory o nella bibliografia di
Iskustvo degli anni 1960, 1961, 1962, 1963. R. Light-
bown, Sandro Botticelli, II, London 1978, p. 158:
„Pieta with the Virgin and St. John the Evangelist,
Florence, Accademia No. 8623. A version of this cora-
position, formerly in Berlin, Kaiser-Friedrichs-Mu-
seum (no. 1425) in which Christ is supported by St.
Francis and St. Jerome is in the Museum, Kaliningrad
(Konigsberg). This is attributed to Botticelli him-
self by Rajacrizn (Vrade Iskustvo, 1960), and to the
studio by Berenson (1963, p. 36; Florence version also

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