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https://doi.org/10.11588/diglit.21532#0031
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1
TRATTATO
DELLA PITTURA
T> I
LIONARDO DA VINCI.
-""A
Quello che deve prima imparare il giovane. CAP. I.
IL giovane deve prima imparare proiettiva, per le misurc d* o-
gni cola : poi di mano in mano imparare da buon maestro,
per assuefarsi a buone membra : poi dal naturale, per confer-
marli la ragione delle cose imparate : poi vedere un tempo Y opere
di mano di diversi maellri, per far habito di mettere in pratica,
& operare le cose imparate.
Quale Budio deve ejjere ne giovani. CAP. IL
Lo studio de’ giovani, li quali desiderano di far profitto nelle
icicnze imitatrici di tutte le figure dell’ opere di natura, deve edere
circa il disegno accompagnato dall’ ombre e lumi convenienti al sico
dove tali figure sono collocate.
Qual regola fi deve dare a putti pittori. CAP. III.
Noi conosciamo chiaramente che la villa è delle veloci opera-
tioni che siano, & in un punto vede infinite forme i nientedimeno
non comprende se non una cola per volta. Poniamo calo: Tu let-
tore guardi in occhiata tutta quella carta seruta , subito giudicherai
quella esser piena di varie lettere : ma non conoscerai in quel tempo
che lettere siano, ne che vogliano dire: onde ti bisogna fare à pa-
rola à parola, verso per verso , à voler haver notitia d’ esse lettere.
Ancora se vorrai montare all’ altezza d’ un edificio, converratti salire
à grado à grado , altrimenti sia imponibile pervenire alla sua altezza.
E cosi dico à te che la natura ti volge à quesf arte . Se vuoi haver
vera nonna delle forme delle cose, comincierai dalle particole di
quelle, e non andare alla seconda, se prima non hai bene nella
memoria, e nella pratica la prima. E se farai altrimenti, getterai
via il tempo, o veramente allungherai assai lo studio. E ti ricordo
che impari prima la diligenza che la prestezza,
A Noti-
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TRATTATO
DELLA PITTURA
T> I
LIONARDO DA VINCI.
-""A
Quello che deve prima imparare il giovane. CAP. I.
IL giovane deve prima imparare proiettiva, per le misurc d* o-
gni cola : poi di mano in mano imparare da buon maestro,
per assuefarsi a buone membra : poi dal naturale, per confer-
marli la ragione delle cose imparate : poi vedere un tempo Y opere
di mano di diversi maellri, per far habito di mettere in pratica,
& operare le cose imparate.
Quale Budio deve ejjere ne giovani. CAP. IL
Lo studio de’ giovani, li quali desiderano di far profitto nelle
icicnze imitatrici di tutte le figure dell’ opere di natura, deve edere
circa il disegno accompagnato dall’ ombre e lumi convenienti al sico
dove tali figure sono collocate.
Qual regola fi deve dare a putti pittori. CAP. III.
Noi conosciamo chiaramente che la villa è delle veloci opera-
tioni che siano, & in un punto vede infinite forme i nientedimeno
non comprende se non una cola per volta. Poniamo calo: Tu let-
tore guardi in occhiata tutta quella carta seruta , subito giudicherai
quella esser piena di varie lettere : ma non conoscerai in quel tempo
che lettere siano, ne che vogliano dire: onde ti bisogna fare à pa-
rola à parola, verso per verso , à voler haver notitia d’ esse lettere.
Ancora se vorrai montare all’ altezza d’ un edificio, converratti salire
à grado à grado , altrimenti sia imponibile pervenire alla sua altezza.
E cosi dico à te che la natura ti volge à quesf arte . Se vuoi haver
vera nonna delle forme delle cose, comincierai dalle particole di
quelle, e non andare alla seconda, se prima non hai bene nella
memoria, e nella pratica la prima. E se farai altrimenti, getterai
via il tempo, o veramente allungherai assai lo studio. E ti ricordo
che impari prima la diligenza che la prestezza,
A Noti-
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