LIBRO SECONDO, 153
non sarebbe altrettanto argento rozzo & non lavorato. Zcusi Pitto-
re haveva incominciato a donare le Tue cose , perche come ei
diceva , elle non si potevano pagare con qual si voglia prez-
zo . Conciosia che egli giudicava che non si potesse trovar
prezzo alcuno, che potesse satisfare a colui che nel dipignere, o
scolpire gli animali, fusse quasi che uno altro Dio infra 1 mortali.
Ha queste lodi adunque la Pittura, che coloro che ne sono maefìri,
non /blamente si maravigliano de le opere loro, ma si accorgono es-
sere similissimi agli Dii. Che diro io che la Pittura è o la maestra
di tutte le arti, o almanco il principale ornamento ? Imperoche lo
Architettore, se io non mi inganno, ha preso dal Pittor solo le ci-
mase, 1 capitelli, le base, le colonne, le cornici, &: tutte le altre co-
si fatte lodi degli edifizii, Imperoche il Pittore mediante la regola <$£
la arte sua ha insegnato , & dato modo a gli scarpellini, a gli
Tenitori, & a tutte le botteghe de fabbri ? de legnaiuoli, & di tutti
coloro che lavorano di fabriche manuali, talché non si ritroverà fi-
nalmente arte alcuna, benché abiettisìima, che non habbi riguardo
alla Pittura, onde io ardirò di dire che tutto quel che è di orna-
mento nelle cose, sia cavato da la Pittura. Ma principalmente fu
da gli antichi honorata la Pittura di quefìo honore, che essendo
flati chiamati quasi la maggior parte de gli altri artefici, Fabbri ap-
pretto de latini , il Pittor solo non fu annoverato infra i Fabbri.
Le quali cose essendo cosi, io son solito di dire infra gli amici
miei che lo inventore de la Pittura fu, secondo la sententia de’ Poe-
ti , quel Narciso che si convertì in fiore. Percioche essendo la Pit-
tura il fiore di tutte le arti , ben parrà che tutta la favola di Nar-
ciso sia benissimo accomodata ad essa cosa. Imperoche, che altra
cosa è il dipingere, che abbracciare & pigliare con la arte quella
superficie del fonte ? Pensava Quintiliano che i Pittori antichi fusse-
ro soliti a disegnare le ombre, secondo che il Sola le porgeva , &
che poi l’arte sia di mano in mano con aggiugnimenti accresciuta .
Sono alcuni che raccontano che un certo Filocle Egittio, &C un
Cleante , ne so io quale, fussino i primi inventori di quefla arte .
Gli Egittii affermano che appretto di loro era fiata in uso la Pittura
sei milla anni prima che ella fusse transportata in Grecia , & i no-
Ari dicono che ella venne di Grecia in Italia dopo che Marcello
hebbe le vittorie di Sicilia. Ma non importa molto il sapere i pri-
mi Pittori, o gli inventori de la Pittura. Conciosia che noi non
vogliamo raccontare la historia de la Pittura come Plinio, ma nuo-
vamente trattare de la arte » De la quale sino a quefla età non ce
ne è memoria alcuna lasciataci che io habbi vifia da gli scrittori
antichi : Ancor che ei dicono che Eufranore Hischimio scrisse non
so che de le misure & de colori : Et che Antigono & Xenocrate
V scris
non sarebbe altrettanto argento rozzo & non lavorato. Zcusi Pitto-
re haveva incominciato a donare le Tue cose , perche come ei
diceva , elle non si potevano pagare con qual si voglia prez-
zo . Conciosia che egli giudicava che non si potesse trovar
prezzo alcuno, che potesse satisfare a colui che nel dipignere, o
scolpire gli animali, fusse quasi che uno altro Dio infra 1 mortali.
Ha queste lodi adunque la Pittura, che coloro che ne sono maefìri,
non /blamente si maravigliano de le opere loro, ma si accorgono es-
sere similissimi agli Dii. Che diro io che la Pittura è o la maestra
di tutte le arti, o almanco il principale ornamento ? Imperoche lo
Architettore, se io non mi inganno, ha preso dal Pittor solo le ci-
mase, 1 capitelli, le base, le colonne, le cornici, &: tutte le altre co-
si fatte lodi degli edifizii, Imperoche il Pittore mediante la regola <$£
la arte sua ha insegnato , & dato modo a gli scarpellini, a gli
Tenitori, & a tutte le botteghe de fabbri ? de legnaiuoli, & di tutti
coloro che lavorano di fabriche manuali, talché non si ritroverà fi-
nalmente arte alcuna, benché abiettisìima, che non habbi riguardo
alla Pittura, onde io ardirò di dire che tutto quel che è di orna-
mento nelle cose, sia cavato da la Pittura. Ma principalmente fu
da gli antichi honorata la Pittura di quefìo honore, che essendo
flati chiamati quasi la maggior parte de gli altri artefici, Fabbri ap-
pretto de latini , il Pittor solo non fu annoverato infra i Fabbri.
Le quali cose essendo cosi, io son solito di dire infra gli amici
miei che lo inventore de la Pittura fu, secondo la sententia de’ Poe-
ti , quel Narciso che si convertì in fiore. Percioche essendo la Pit-
tura il fiore di tutte le arti , ben parrà che tutta la favola di Nar-
ciso sia benissimo accomodata ad essa cosa. Imperoche, che altra
cosa è il dipingere, che abbracciare & pigliare con la arte quella
superficie del fonte ? Pensava Quintiliano che i Pittori antichi fusse-
ro soliti a disegnare le ombre, secondo che il Sola le porgeva , &
che poi l’arte sia di mano in mano con aggiugnimenti accresciuta .
Sono alcuni che raccontano che un certo Filocle Egittio, &C un
Cleante , ne so io quale, fussino i primi inventori di quefla arte .
Gli Egittii affermano che appretto di loro era fiata in uso la Pittura
sei milla anni prima che ella fusse transportata in Grecia , & i no-
Ari dicono che ella venne di Grecia in Italia dopo che Marcello
hebbe le vittorie di Sicilia. Ma non importa molto il sapere i pri-
mi Pittori, o gli inventori de la Pittura. Conciosia che noi non
vogliamo raccontare la historia de la Pittura come Plinio, ma nuo-
vamente trattare de la arte » De la quale sino a quefla età non ce
ne è memoria alcuna lasciataci che io habbi vifia da gli scrittori
antichi : Ancor che ei dicono che Eufranore Hischimio scrisse non
so che de le misure & de colori : Et che Antigono & Xenocrate
V scris