LIBRO SECONDO.
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arti congiunte insieme di parentado, & nutrite da un medesimo
ingegno. Ma io anteporrò Tempre lo ingegno del Pittore, come
quello che si affatica in cosa molto più difficile. Ma torniamo a
proposito. Infinita fu la moltitudine de Pittori, & de li Scultori
in quei tempi, conciosia che i Principi , de i plebei, i dotti , &
gli ignoranti li dilettavano de la Pittura . Et costumandosi infra le
prime prede che essi conducevano de le provincie, a metter in
publico nel Teatro le tavole, & le (fatue, la cola andò tanto in-
nanzi , che Paulo Emilio, & alcuni altri non pochi Cittadini Ro-
mani , feciono impegnare a i figliuoli per bene , & beatamente vive-
re insieme con le buone arti, la Pittura. 11 quale ottimo coslume
appresio de Greci si osservava grandissimamente, che 1 giovanetti
nobili &c liberi bene allevati, imparavano insieme con le lettere la
geometria, & la musica, & F arte ancora del dipignere. Anzi la
tacultà del dipignere fu ancora cosa honorata alle donne : E cele-
brata da gli Scrittori Marcia sigliuola di Varrone , perche ella seppe
dipignere . Et fu certamente in tanto pregio , & degna di tanta lo-
de la Pittura apprettò de Greci, che ei vietarono per publica deli-
beratione, che non fusse lecito a servi imparare la Pittura > ne que-
llo veramente senza ragione , imperoche la arte del dipignere è ve-
ramente degnissima de gli animi liberali & nobilissimi : &c quanto a
me è parato Tempre uno indino di ottimo & eccellente ingegno
quello di colui che io ho saputo che si diletti grandemente de la
Pittura. Et è quella arte sola quella che parimente diletta grande-
mente & a dotti de a gli ignoranti, la qual cosa non occorre mai
in alcuna altra arte, che quella cola che diletta a quei che san-
no , commuova ancora gli ignoranti . FA non troverai nesiuno
che facilmente non desideratte grandemente di haver fatto pro-
fitto nella Pittura . Et è manifesfo che etta natura si diletta nel di-
pignere . Conciosia che noi veggiamo che la natura figura ne mar-
mi, i centauri, de i volti de Re con le barbe. Anzi dicono che
in una gioia di Pirro, vi fur dipinte da la natura (fella le nove
Muse con le loro insegne. Aggiugni a queste cose che ei non è
quasi arte nettuna, nella quale gli huomini che sanno & quei, che
non sanno, nello impararla de nello esercitarla si affatichino con
tanto diletto tutto il tempo de la vita loro , più che in quesfa.
Siami lecito di dire quel che interviene a me : se mai accade effe
per mio piacere de per mio diletto io mi metta a dipignere, il
che io fo molto (petto, quando mi avanza tempo da le altre fac-
cende , io (fo fitto con tanto mio piacere a far quella opera che a
gran pena pollo credere che io vi sia fiato tanto che sieno già pas-
fete tre o quattro hore : si che quesfa arte apporta seco diletto,
mentre che tu la honorerai, de lodi de ricchezze , de fama perpetua
V 2 men-
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arti congiunte insieme di parentado, & nutrite da un medesimo
ingegno. Ma io anteporrò Tempre lo ingegno del Pittore, come
quello che si affatica in cosa molto più difficile. Ma torniamo a
proposito. Infinita fu la moltitudine de Pittori, & de li Scultori
in quei tempi, conciosia che i Principi , de i plebei, i dotti , &
gli ignoranti li dilettavano de la Pittura . Et costumandosi infra le
prime prede che essi conducevano de le provincie, a metter in
publico nel Teatro le tavole, & le (fatue, la cola andò tanto in-
nanzi , che Paulo Emilio, & alcuni altri non pochi Cittadini Ro-
mani , feciono impegnare a i figliuoli per bene , & beatamente vive-
re insieme con le buone arti, la Pittura. 11 quale ottimo coslume
appresio de Greci si osservava grandissimamente, che 1 giovanetti
nobili &c liberi bene allevati, imparavano insieme con le lettere la
geometria, & la musica, & F arte ancora del dipignere. Anzi la
tacultà del dipignere fu ancora cosa honorata alle donne : E cele-
brata da gli Scrittori Marcia sigliuola di Varrone , perche ella seppe
dipignere . Et fu certamente in tanto pregio , & degna di tanta lo-
de la Pittura apprettò de Greci, che ei vietarono per publica deli-
beratione, che non fusse lecito a servi imparare la Pittura > ne que-
llo veramente senza ragione , imperoche la arte del dipignere è ve-
ramente degnissima de gli animi liberali & nobilissimi : &c quanto a
me è parato Tempre uno indino di ottimo & eccellente ingegno
quello di colui che io ho saputo che si diletti grandemente de la
Pittura. Et è quella arte sola quella che parimente diletta grande-
mente & a dotti de a gli ignoranti, la qual cosa non occorre mai
in alcuna altra arte, che quella cola che diletta a quei che san-
no , commuova ancora gli ignoranti . FA non troverai nesiuno
che facilmente non desideratte grandemente di haver fatto pro-
fitto nella Pittura . Et è manifesfo che etta natura si diletta nel di-
pignere . Conciosia che noi veggiamo che la natura figura ne mar-
mi, i centauri, de i volti de Re con le barbe. Anzi dicono che
in una gioia di Pirro, vi fur dipinte da la natura (fella le nove
Muse con le loro insegne. Aggiugni a queste cose che ei non è
quasi arte nettuna, nella quale gli huomini che sanno & quei, che
non sanno, nello impararla de nello esercitarla si affatichino con
tanto diletto tutto il tempo de la vita loro , più che in quesfa.
Siami lecito di dire quel che interviene a me : se mai accade effe
per mio piacere de per mio diletto io mi metta a dipignere, il
che io fo molto (petto, quando mi avanza tempo da le altre fac-
cende , io (fo fitto con tanto mio piacere a far quella opera che a
gran pena pollo credere che io vi sia fiato tanto che sieno già pas-
fete tre o quattro hore : si che quesfa arte apporta seco diletto,
mentre che tu la honorerai, de lodi de ricchezze , de fama perpetua
V 2 men-