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Maier, Marco
Il Regno Di Napoli E Di Calabria, Descritto Con Medaglie: Arrichito D'Una Descrittione Compendiosa Di Quel Famoso Regno; Ed Illustrato D'Una Succinta Dichiaratione Intorno Alle Sue Medaglie — Nella Haya: Apresso Christiano Di Lom, 1723

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https://doi.org/10.11588/diglit.53460#0083
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delle Medagli
Antichi sotto il giogo della Dea Ope,
per mostrare che come quel Animale ,
ben-che ha Rè de gli altri Quadrupe-
di , flava soggetto à questa Divinità ,
Gran Madre della Terra, i Signori del
Mondo parimente sono assoggettati alle
leggi della natura , e che cosi hanno
essì bisogno dell’ajuto della Terra, co-
me la Plebe da loro governata. L’is-
crittione aEYKIssiOs lignifica un
Pesce havendo il Capo molto grosso ,
e chiamato da Latini Muglio, il quale
mostra forsè emblematicamente il buon
Capo del Guerriero qui effigiato , e
che flato fosse molto valente quando
combatteva su’l Mare figurato da quel
Pesce degno d’osservazione quato al
suo Capo. L’Uccello posato su’l ramo
della Spiga , nell’altra parte di questa
Medaglia, è un Picchio, co’l quale di-
pingesi alle.volte Marte, onde fu chia-
mato Picchio Martio , come che pro-
prio fosse di quel Dio, o sia perche co-
me questo Uccellino percotendo , co’l
forte becco, il duro rovere , lo cava,
cosi con le spefìe batterie , i guerrieri
tanto battono le mura delle Città,che
si fanno strada per forza , da potervi
entrare dentro : overo perche quello
Volatile era osservato molto ne gli Au-
guri!, alliquali pare che i Soldati pon-
gano mente assai -, anzi cosi vi attende-
va ogniuno anticamente , che non pa-
revano sapere fare cosa alcuna , o pu-
blica,o privata, se non ne pigliavano
prima Augurio, in qualche modo.
La i9a. fà Cerere, nel dritto , con
due Spighe in testa,c Pendenti d’orec-
chie, co’l suo Vezzo di perle , e 1’1 s-
crittione a AI: La Spiga del roverseio
bà su’l ramo un Scimitara, con un Ger-
me vicino à quella grossa Spada , Ina-
bilita sovra l’Emisfcro supcriore della
Terra. Cerere fù stimata la prima che
mostrasse di seminare il grano , racco-
glierlo, macinarlo , e farne Pane assi
mortali, che inanzi vivevano di her-
be, e di ghiande -, come lo riferisee
Virgilio, nel primo della Georgica, e

: di Nàpoli. 49
per ciò fù riverita come Dea. Onde
fù la sua Statoa fatta in forma di Ma-
trona, con ghirlande di {piche in ca-
po, e con pendenti d’orecchie di pa-
pavero , perche quello è segno di fer-
tilità. Questa Dea fò anche creduta di
bavere dato le Leggi , inanzi à tutti
gli altri Numi, perche doppo che fù
trovato l’uso del grano, lasciarono gli
huomini, con le ghiande , quella pri-
ma vita tutta rozza, e quasi ferina, e
ragunatisi insieme, fecero le Città , e
vitìsero poseiacivilmente, facendo gius-
titia secondo quelle Leggi, stabiliteper
castigare i sederati, e per far prospe-
rare gli virtuosi, rappresentati dal ger-
me frondoso, naseente dalla Terra, so-
vra laquale si vede qui eretto un Col-
tellaccio , in forma di Spadone , nel
roverseio, per lignificare la punizione
che, dalla giuflitia vendicativa, devo-
no subire gli rei , e malfattori. L’Is-
crittione a AI: è la prima syllaba del-
la voce greca a A I O s , ò a A I-
MON , che lignifica un Nume, ò
Dea, havendo il genio bono, ma for-
midabile à Nemici suoi, il che molto
bene vien qui addattato à questa Le-
gissatrice.
La 2Oa. mostra Cecere , nel dritto ,
con una Mitra donesea , e nel rover-
feio una Spiga ramosa , co’l carattere
greco Quelli Simboli non hanno
altra significatione che quelli dell’ante-
cedente proxima flampa, se non chela
lettera <i>, essèndo la prima della voce
greca $ArHMA, dichiara l’abbon-
danza d’ogni sorte di Frutti , nel ter-
reno di questa Città.
La 2ia. sa vedere, nel dritto , l’Ef-
figie di Mida orecchiuto , co’l Capo
dentro un Corno, e coronato di vite.
Nel roverseio si vede la solita grande
Spiga, {imbolo d’ubertà per i grani.
Questo Mida fù Rè della Frigia , il
quale volendo già intendere alcuna co-
sa, non troppo manifefla à gli huomi
ni, feccia caccia un pezzo ad un Si-
lelo , e lo prese finalmente all’odore
N del
 
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