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( 3o )

Qui legìs hcec , Divce bona verba precare T acuii te ,

IS'unc saltem vacuo donet ut esse mihi (a) .

Ma strano non è che trasportatosi il cullo di questa
Divinità in Roma qualche bello ingegno in translato , e per
ischerzo abbia fatto servire il nome di questa Dea a deno-
tare la protettrice degli sfaccendati . Altri più discretamen-
te pensando Y hanno piuttosto considerala per una Dea pre-
side alla campagna ed ai lavoratori di essa , per cui dopo
le raccolte , allorché erano obbligati a riposarsi, gli offrivano
voti e sagrificj (Z>).

Lo Chaupy nella sua eruditissima opera sulla campa-
gna di Orazio acremente insorge contro queste opinioni ,
sostenendo che tanto presso i Sabini che i Romani fu la-
cuna tenuta e venerata sott' altro e più sublime aspetto .
Di fatti Porfirio nel suo commento a quel noto verso di
Orazio : Hcec tibi dictabam post Fammi putre Vacunce :
ne avverte essere stata questa una Dea moltissimo venerata
in Sabina ; soggiungendo che altri la chiamarono Minerva ,
altri Diana, altri Cerere, altri Bellona; ma Vairone nel
primo libro delle cose divine insegna che fu la Dea della
Vittoria, di cui godono specialmente , dice egli, quelli che
vincono col sapere . Pacuna apud Sabinos plurimum co-
litur ; quidam Minervam , aliì Dianam , nonnulli Cere-
rem , et Bellonam , esse dixerunt. Sed 31. Varrò in i°.
rer. divin. Victoriam ait y et ea maxime hi gaudent qui
sapientia vincunt (c) . L'idea de' Romani di volere a pre-
ferenza riconoscere in Vacuna codesta Dea non dee recar
meraviglia , subito che dalla Vittoria ripetevano essi la glo-
ria del nome , la supremazia sulle altre nazioni , e tutta la
felicità del loro essere . Per tal ragione io scendo a pensare
che il monumento di Rocca gioitine presso Digenza , che
niuno controverte essere stato il Fanum putre vacunce di
Orazio, fu da Vespasiano ristauralo sotto nome della Vitto-
ria come fede ne fa la nota iscrizione .

Imp. Cozsar Vespasianus Aug. Pontifex Maximus
Trib. Potestatis Censor cedem Victoria? vetustate dilapsarn
sua impensa restituit .

(a) Bonad. carmen ex antiq. lapide IL pag. 536.
(b~) Ved. Enciclop. in verbo lacuna .
(p) Porphir. in lib. i, ep. io. Horat. ,
 
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