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Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 2): Moderna — Roma: Tipografia delle belle arti, 1841

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https://doi.org/10.11588/diglit.68899#0259
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Biblioteche 237
E da sinistra trovasi quest’altra scritta:
BENEDICTVS . XIV . P . M .
MVSEO VATICANO
ANTIQVARIA svpellectile amplissime exornato
BIBTIOTHECAM
PLVSQVAM MMMCCC MAVSCRIPTIS CODICIBVS
ALIIS EX PRIVATA SVA RIBLIOTHECA SELECTIS
ALIIS EX OTTHOBONIANO PATRIMONIO
AERE COMPARATIS
LITER VTORVM COMODO ET SCIENTIARVM INCREMENTO
MVNIFICE AVXIT
A . MDCCXLIX . PONT . IX .

Si vuol conoscere che in questa sala stessa conservane
si i libri della biblioteca del fu Gicognara, famosissima
per l’insigne raccolta di opere risguardanti le belle ar-
ti, comperata, conforme antecedentemente notammo, da
Leone XII., e donata alla Biblioteca Vaticana. Ad essa
poi pone termine da questo lato diritto il gabinetto, co-
sì chiamato, muso profano. Ivi, entro sei armadii assai
Belli e ornati colle arme di Pio VI. custodisconsi ido-
li di bronzo, intagli in pietra, in gemme, in avori, oro
e argento, oltre parecchi utensili di ferro: sulle pareti
veggonsi ancora due musaici antichi, e sopra gli arma-
dii stessi parecchie figurine di metallo, cose tutte an-
tiche, le quali formano una curiosa miscellanea. La vol-
ta del gabinetto ha nel mezzo dipinta una Minerva
di non cattivo stile, e le pareti sono adorne con gar-
bo e gentilezza.
Facendo poi ritorno nel doppio vestibolo che sta
 
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