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Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 2): Moderna — Roma: Tipografia delle belle arti, 1841

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https://doi.org/10.11588/diglit.68899#0433
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Palazzo Apostolico al Quirinale 405
teria di lettere. In seguito essa fu accresciuta di una
capacissima sala, fornita di polite scansie, per le qua-
li con ingegnoso comodo si potesse andare per diverse
scale, e per ogni intorno girare col mezzo di ben di-
sposte ringhiere. Fu poi aumentata di gran copia di li-
bri a stampa e di manoscritti trattanti squisite materie,
al tempo del pontificato di Clemente X., dal Cardinal
Pietro Palazzo Altieri Camerlingo di s. Chiesa, il qua-
le ridussela in uno stato cospicuo di magnificenza, or-
dine , e sontuosità coll’opera del dotto Carlo Cartari ,
avvocato Concistoriale, e archivista di Castel s. Angiolo,
che di questa biblioteca fu il primo bibliotecario. A
quel tempo fu aperta al pubblico , quantunque fosse
d’uso privato, ma oggi la cosa è mutata. Fra le altre
cose pregevolissime venne in essa riposta la vita di Si-
sto V., scritta e postillata di sua mano, come afferma
il Piazza. Cì ccIl il Piazza, opcr. cit. Tom, II. pagg,
122 e 1 23.)
PALAZZO APOSTOLICO AL QUIRINALE. (Del
Rione IL, Trevi). Dopoché per le ingiurie del tempo
il palazzo, o Patriarchìo Lateranense fu ridotto in istato
ruinoso, i papi per molti secoli dimorarono nel palaz-
zo Vaticano antico. Ma siccome questo, a causa d’esser
collocato in un luogo basso e umido, riusciva poco sa-
lubre, in ispecie nella stagione estiva, così nel ponti-
ficato di Paolo III., Farnese, fu cominciata una parti-
colare abitazione per comodo maggiore de’pontefici sulla
vetta del Quirinale , che domina la parte maggiore di
Roma, con una vista nobilissima veramente delle fab-
briche principali, e delle propinque colline. In proces-
so di tempo la detta abitazione venne mutata in un pa-
lazzo assai maestoso da Gregorio XIIL, il quale ottenne
il luogo, allora disabitato, dal Cardinal d’Este, che pel
passato vi possedeva un vago e ameno giardino. A ciò
 
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