45S Palazzi e Gallerie
dalle intemperie delle stagioni venne chiuso con cri-
stalli; in fondo poi di esso si osserva il basto in mar-
mo del sommo Urbinante , dalla cui mente uscirono
tante bellezze, scolpito da Alessandro d’Este.
Dalla Loggia descritta, per un tramezzo di muro,
entrasi nell’ altro braccio del loggiato fatto ornare da
Gregorio XIII. Xel prospetto del tramezzo dal lato di
fuori è fìnto di chiaroscuro un portone. Passato il det-
to tramezzo trovansi due porte , una mette alle stanze
dette della contessa Matilde; l’altra dà ingresso alla gran
sala di Costantino. La prima arcata di questo braccio
contiene i quattro seguenti quadri , cioè: la disputa di
Gesù nel tempio; la fuga in Egitto; la strage degl’ in-
nocenti ; la predicazione di s. Gio. Battista: nell’occhio
del cupolino sono dae angioli colle tavole della leg-
ge. La seconda arcata comprende; Cristo che chiama a
sè Pietro e Andrea ; s. Andrea accertato dal Battista
che Gesù era il vero Messia, si dà a seguirlo assie-
me a s. Pietro ; Cristo tentato nel deserto; Gesù che
chiama all’apostolato s. Filippo, e questi che a lui pre-
senta Natanaello: nell’occhio del cupolino è un angio-
lo appoggialo a un delfino. Terza arcata: le nozze di Caria
in Galilea; Cristo che predica alle turbe , che l’ascol-
tano dalle ripe del lago di Geaesarette; la predicazio-
ne del medesimo dalla barca di s. Pietro , ov’è ricono-
sciuto e seguito dai santi Giacomo e Giovanni; il Re-
dentore che sana la suocera di s. Pietro : nel cupolino
è un angiolo con un libro. Arcata quarta: la liberazione
dell’ossesso, e l’invasione degli animali immondi; il Si-
gnore dormente nella barca è destato dagli apostoli at-
territi dalla tempesta; la conversione della Samaritana;
la guarigione del paralitico: nel cupolino sono due an-
gioli con un libro , simbolo di s. Matteo. Quinta ar-
cata: Gesù che risuscita la figliuola d’un principe, e nel
dalle intemperie delle stagioni venne chiuso con cri-
stalli; in fondo poi di esso si osserva il basto in mar-
mo del sommo Urbinante , dalla cui mente uscirono
tante bellezze, scolpito da Alessandro d’Este.
Dalla Loggia descritta, per un tramezzo di muro,
entrasi nell’ altro braccio del loggiato fatto ornare da
Gregorio XIII. Xel prospetto del tramezzo dal lato di
fuori è fìnto di chiaroscuro un portone. Passato il det-
to tramezzo trovansi due porte , una mette alle stanze
dette della contessa Matilde; l’altra dà ingresso alla gran
sala di Costantino. La prima arcata di questo braccio
contiene i quattro seguenti quadri , cioè: la disputa di
Gesù nel tempio; la fuga in Egitto; la strage degl’ in-
nocenti ; la predicazione di s. Gio. Battista: nell’occhio
del cupolino sono dae angioli colle tavole della leg-
ge. La seconda arcata comprende; Cristo che chiama a
sè Pietro e Andrea ; s. Andrea accertato dal Battista
che Gesù era il vero Messia, si dà a seguirlo assie-
me a s. Pietro ; Cristo tentato nel deserto; Gesù che
chiama all’apostolato s. Filippo, e questi che a lui pre-
senta Natanaello: nell’occhio del cupolino è un angio-
lo appoggialo a un delfino. Terza arcata: le nozze di Caria
in Galilea; Cristo che predica alle turbe , che l’ascol-
tano dalle ripe del lago di Geaesarette; la predicazio-
ne del medesimo dalla barca di s. Pietro , ov’è ricono-
sciuto e seguito dai santi Giacomo e Giovanni; il Re-
dentore che sana la suocera di s. Pietro : nel cupolino
è un angiolo con un libro. Arcata quarta: la liberazione
dell’ossesso, e l’invasione degli animali immondi; il Si-
gnore dormente nella barca è destato dagli apostoli at-
territi dalla tempesta; la conversione della Samaritana;
la guarigione del paralitico: nel cupolino sono due an-
gioli con un libro , simbolo di s. Matteo. Quinta ar-
cata: Gesù che risuscita la figliuola d’un principe, e nel