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Palazzo Apostolico al Vaticano 509
divisioni con quattro colonne bellissime di porfido. Do-
po eh’ egli fu morto , i quadri qui vennero collocati ;
ma perchè, a causa del soverchio calore dell’ estate, i
dipinti soffrivano molto, il regnante pontefice feceli tra-
slocare ove appunto da noi furono osservati e descritti.
Per la qual cosa nel luogo dove essi custodivansi , al
presente si conservano le tanto celebrate tapezzerie, co-
nosciute col nome di Arazzi*
Il munifico Leone X. diede commissione al San-
zio di fare i cartoni per quelle tapezzerie che servir
dovevano al ricco addobbamento della cappella Sistina
ne’giorni di festività solenne. I cartoni, compiuti che
furono da Raffaello, si mandarono ad Arras, città delle
Fiandre , nel qual luogo vennero eseguiti in tessuti.
« L’opera {dice il frasari, vita di Raffaello) fu tanto
» miracolosamente condotta, che reca maraviglia il ve-
» derla, ed il pensare, come sia possibile avere sfilato
» i capelli e le barbe, e dato col filo morbidezza alle
» carni; opera certo piuttosto di miracolo che d’ arti-
» fìcio umano, poiché in essi sono acque, animali, ca-
■» samenti, e talmente benfatti, che non tessuti, ma pa-
» jono veramente fatti col pennello. » Il medesimo Va-
sari ne rende istruiti, che un’opera così stupenda costò
al papa scudi settantamila. Allorché poi i panni di araz-
zo furono terminati vennero recati a Roma, ma i car-
toni da cui erano stati ritratti rimasero, forse, in mano
degli arazzieri, dai quali comperolli Carlo I. re d’In-
ghilterra. Egli peraltro non potè goderli, giacché, quan-
do ai tempi del re Guglielmo ne fu fatta ricerca, tro»
varonsi ravvolti alla rinfusa in fondo ad una cassa, ta-
gliati in varie strisce, per comodo di coloro che ave->
vano dovuto tessere i panni. Allora furono di là cavati
e raccozzati, ristorandoli alla meglio, e in processo di
tempo, edificato il palazzo di Southampton, in esso ven-
nero collocati.
 
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