Palazzo Apostolico al Vaticano 521
ro eccellentissimo da far desiderare lo scoprimento dell’
intera statua. Frammezzo al detto braccio e al nomina-
to frammento scorgesi il carro etrusco, mirabile e raro
per la integrità di tutti i suoi fornimenti, del pari che
per lo stile. E degna di speziale osservazione quella ci-
sti, ossia toelette, di forma elittica, attorno a cui veg-
gonsi rappresentati di graffito alcuni atletici combatti-
menti, che forse esprimono la pugna delle Amazzoni:
questo prezioso oggetto fu donato al regnante pontefi-
ce dalla insigne Accademia di s. Luca. Lungo le pa-
reti della sala, e sulle tavole di marmo che attorno ad
essa ricorrono sono specchi scritti e graffiti, rappresen-
tanti storie favolose e paleografiche, da vantaggiarsene
gli studj dell’etrusco linguaggio. Entro due armadi so-
no raccolti arnesi minuti in gran numero, frammenti,
ornati, strigili, vasi e cose simili. Sparsi all’intorno del-
l’ampia salasi trovano vasi di maggior grandezza, uten-
sili diversi, ed armi di più sorti, fra le quali è degno
d’esser considerato un elmo donato dal fu card, de Gre-
gorio il quale da quanto si giudica , dovette servire a
rappresentazioni sceniche, e si vede fregiato di una co-
rona d’edera e dell’insegna della Sicilia. Pregevolissi-
ma è la raccolta de’ lavori in oro che sta nel mezzo
alla sala, custodita entro uno stipo rotondo. Sonovi or-
namenti donneschi elegantissimi per invenzione e for-
ma; insegne di dignità, premj di vittorie, doni di com-
battimenti atletici, come a dire, corone civiche, trion-
fali, d’edera, di mirto; falere scolpite di bassorilievo in
buon numero e ben conservate. Tutti questi ricchi og-
getti, tanto smaltati, che condotti di cesello mostrano la
perizia di que’ vecchi artefici , e le cognizioni scien-
tifiche che in Italia si avevano fin da que’rimotissimi
tempi.
Dalla sala de bronzi , passando per un andito or-
ro eccellentissimo da far desiderare lo scoprimento dell’
intera statua. Frammezzo al detto braccio e al nomina-
to frammento scorgesi il carro etrusco, mirabile e raro
per la integrità di tutti i suoi fornimenti, del pari che
per lo stile. E degna di speziale osservazione quella ci-
sti, ossia toelette, di forma elittica, attorno a cui veg-
gonsi rappresentati di graffito alcuni atletici combatti-
menti, che forse esprimono la pugna delle Amazzoni:
questo prezioso oggetto fu donato al regnante pontefi-
ce dalla insigne Accademia di s. Luca. Lungo le pa-
reti della sala, e sulle tavole di marmo che attorno ad
essa ricorrono sono specchi scritti e graffiti, rappresen-
tanti storie favolose e paleografiche, da vantaggiarsene
gli studj dell’etrusco linguaggio. Entro due armadi so-
no raccolti arnesi minuti in gran numero, frammenti,
ornati, strigili, vasi e cose simili. Sparsi all’intorno del-
l’ampia salasi trovano vasi di maggior grandezza, uten-
sili diversi, ed armi di più sorti, fra le quali è degno
d’esser considerato un elmo donato dal fu card, de Gre-
gorio il quale da quanto si giudica , dovette servire a
rappresentazioni sceniche, e si vede fregiato di una co-
rona d’edera e dell’insegna della Sicilia. Pregevolissi-
ma è la raccolta de’ lavori in oro che sta nel mezzo
alla sala, custodita entro uno stipo rotondo. Sonovi or-
namenti donneschi elegantissimi per invenzione e for-
ma; insegne di dignità, premj di vittorie, doni di com-
battimenti atletici, come a dire, corone civiche, trion-
fali, d’edera, di mirto; falere scolpite di bassorilievo in
buon numero e ben conservate. Tutti questi ricchi og-
getti, tanto smaltati, che condotti di cesello mostrano la
perizia di que’ vecchi artefici , e le cognizioni scien-
tifiche che in Italia si avevano fin da que’rimotissimi
tempi.
Dalla sala de bronzi , passando per un andito or-