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Nibby, Antonio
Roma nell'anno 1838: descritta da Antonio Nibby (Parte 2): Moderna — Roma: Tipografia delle belle arti, 1841

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https://doi.org/10.11588/diglit.68899#0556
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526 Palazzi e Gallerie
presso il Pantheon, e nella fascia geroglifica del plinto
si ha l’indicazione, che fossero fatti scolpire e dedica-
re dal re Achori, o 2Vectauebo , che appartenne alla
XXIX dinastia, ultima de’Faraoni. Si possono inoltre
osservare il torso della statua dello stesso Neclanebo,
donato al papa dal comune di Nepi, e l’altro torso la-
vorato in alabastro di Gournah, che rappresentava un
ministro della casa reale. Degni d’ esser veduti sono
ancora, fra gli altri colossi, quello a destra esprimente
la dea Neiht, il quale è scolpilo in granito sienitico ,
e già stava nel museo Capitolino, e gli altri due , la-
voranti in ugual pietra, rappresentanti Tolomeo Fila-
delfo e 4 r si. noe sua moglie , che stettero altre volle
nel cortile del palazzo de’Gonservatori al Campidoglio.
All’uscire di questa, si perviene nella vicina sala , in
cui fra molto numero di monumenti egizi di prim’or-
dine se ne incontrano di quelli di gran momento per
le scritture geroglifiche appostevi.
Volgendo da man destra si giunge nella sala, elei-
o o o
la dcdle opere d'imitazione, ornata per intero alla fog-
gia egiziana. Qui sono que’monumenti chiamati egizio-
romani, perchè lavorati in Roma ai tempi degl’impe-
ratori , ad imitazione delle sculture di Egitto. Questa
raccolta può stimarsi unica nel suo genere , e tale da
non poter competer con essa quelle de’musei di Ber-
lino, del Britannico, del Louvre, di Torino, e di qua-
lunque altro museo d’Europa che sia in pregio perchè
contenga monumenti egiziani. La suddetta collezione
comprende tutti que’monumenti in marmi colorati che
estratti furono dalle rovine della villa Adriana in Ti-
voli, e in ispecie da quelle del Canòpo, i quali ven-
nero raccolti dalla chiara memoria di Benedetto XIV.,
e fattone dono al museo Capitolino. Bellissime e pre-
giatissime sculture son queste, perché all’imitazione del-
 
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