70Q Palazzi e Gallerie
le sorgenti &e\V acqua T7ergine: il pregio della scultura
è grande perchè nella composizióne non solo trovansf
stupendi gruppi e variati , ma nelle figure è anima ,
moto, e spirito tale, che la rappresentanza d’un combat-
timento non potrebbesi meglio e più al vero esprime-
re; oltre di che le armi, le insegne, le vesti sono cose
così convenienti alle persone che compongono il bas-
sorilievo, da poterne gli artefici ritrarre non pochi lu-_
mi per le loro opere. Osserviamo ora un altro sarco-
fago, in cui vedesi rappresentata Diana ed Endimione,
nel punto in che quella dea, dopo essersi trattenuta col
suo caro pastore, rimonta il suo cocchio , e ripiglia il
cammino per 1’ aria : due scene figuransi nella faccia
principale, e queste restano divise dall’episodio di un
vecchio pastore attorniato dalla gregge, il quale ripo-
sandosi, si ciba. Alla destra di chi osserva scorgasi il
carro di Diana co’ cavalli, innanzi a cui sta una delle
Ore, figurata in una giovane alata avente nella destra
una corona di fiori: la dea è già salita sul cocchio e
pur si volge a mirare anche una volta l’amante addor-
mentato, mentre due amorini discoprono le membra di
lui : superiormente a Endimione è effigiato il Sonno ,
che in atto riposato tiene in mano un papavero, e più,
in alto scorgesi personificato il monte Latmo, dove ac-
cade il fatto , espresso in un vecchio sedente che sul-
le cosce ha una pelle bovina. Da mano sinistra si mi-
ra Diana che col suo carro trascorre velocemente per
1’ aria, mentre nel di sotto s’ intravede la Terra , che
quasi impaziente de’lunghi amoreggiamenti della Luna,
sorge a rirhiamarnela, tutta in giro coperta dall’umido,
manto della notte, e la ricerca del suo lume. Il coper-
chio del sarcofago in origine non appartenevagli, come
chiaro si vede dalla diversità del lavoro e da un resi-
duo di capelli sulla estremità destra , che indica due
le sorgenti &e\V acqua T7ergine: il pregio della scultura
è grande perchè nella composizióne non solo trovansf
stupendi gruppi e variati , ma nelle figure è anima ,
moto, e spirito tale, che la rappresentanza d’un combat-
timento non potrebbesi meglio e più al vero esprime-
re; oltre di che le armi, le insegne, le vesti sono cose
così convenienti alle persone che compongono il bas-
sorilievo, da poterne gli artefici ritrarre non pochi lu-_
mi per le loro opere. Osserviamo ora un altro sarco-
fago, in cui vedesi rappresentata Diana ed Endimione,
nel punto in che quella dea, dopo essersi trattenuta col
suo caro pastore, rimonta il suo cocchio , e ripiglia il
cammino per 1’ aria : due scene figuransi nella faccia
principale, e queste restano divise dall’episodio di un
vecchio pastore attorniato dalla gregge, il quale ripo-
sandosi, si ciba. Alla destra di chi osserva scorgasi il
carro di Diana co’ cavalli, innanzi a cui sta una delle
Ore, figurata in una giovane alata avente nella destra
una corona di fiori: la dea è già salita sul cocchio e
pur si volge a mirare anche una volta l’amante addor-
mentato, mentre due amorini discoprono le membra di
lui : superiormente a Endimione è effigiato il Sonno ,
che in atto riposato tiene in mano un papavero, e più,
in alto scorgesi personificato il monte Latmo, dove ac-
cade il fatto , espresso in un vecchio sedente che sul-
le cosce ha una pelle bovina. Da mano sinistra si mi-
ra Diana che col suo carro trascorre velocemente per
1’ aria, mentre nel di sotto s’ intravede la Terra , che
quasi impaziente de’lunghi amoreggiamenti della Luna,
sorge a rirhiamarnela, tutta in giro coperta dall’umido,
manto della notte, e la ricerca del suo lume. Il coper-
chio del sarcofago in origine non appartenevagli, come
chiaro si vede dalla diversità del lavoro e da un resi-
duo di capelli sulla estremità destra , che indica due