Gortina 23
presso il suo lato sud presenta tre incavi ai bordi, prò/
babilmente destinati ad incastrarvi i piedi di un tripode.
I ruderi laterizi a sinistra di chi guarda il Pythion
appartengono ad un piccolo teatro, forse connesso con
il culto di Apollo.
A pochi passi a nord del Pythion è il santuario
delle Divinità egizie, o Iseo. è formato da un
sacello, con annessi una vasca e un bacino lustrale. Il
sacello è rettangolare, più largo che lungo, con porta
centrale volta ad ovest. L'architrave (m. 2,35) reca una
iscrizione scolpita che lo dice costruito da Flavia Filyra
e dai suoi figli e dedicato ad Iside, Serapide e agli Dei
venerati con loro. Ad ovest comincia un portico di
cui si vedono un angolo e le basi di quattro colonne a
capitello ionico, portico che prosegue sotto il terreno
non ancora scavato.
All'interno del sacello, appoggiato al muro est, è
un podio (alt. m. 0,55; lungh. m. 4,75), diviso da due
muretti in tre loculi; all'angolo sud-est, una scaletta di
tre alti gradini. Davanti a ciascun loculo furon trovate
delle statue rovesciate (fig. jo), probabilmente cadute
dal podio: al centro Giove Serapide, a sinistra Iside,
a destra una statua efebica a testa di cane, probabile-
mente Hermes-Anubis, ed una femminile acefala, forse
la dedicante (quest'ultima rimane sul posto, le altre
sono al Museo di Candia). Un cippo cilindrico (alto
m. 0,72), presso alla statua di matrona, reca la dedica di
una donna beneficata a Iside e Serapide.
Fuori dell'edifìcio, presso l'angolo sud-ovest, è una
statua in marmo, acefala, di mediocre fattura, raffigu'
rante un personaggio in trono.
Appoggiati al muro sud del tempio sono una vasca
rettangolare, cementata, ed un bacino lustrale, che ser/
viva probabilmente per la iniziazione dei fedeli. Al
bacino si accede per mezzo di una scaletta a due rampe
(il primo scalino della seconda rampa è formato da
un frammento di iscrizione, un'altra iscrizione con
presso il suo lato sud presenta tre incavi ai bordi, prò/
babilmente destinati ad incastrarvi i piedi di un tripode.
I ruderi laterizi a sinistra di chi guarda il Pythion
appartengono ad un piccolo teatro, forse connesso con
il culto di Apollo.
A pochi passi a nord del Pythion è il santuario
delle Divinità egizie, o Iseo. è formato da un
sacello, con annessi una vasca e un bacino lustrale. Il
sacello è rettangolare, più largo che lungo, con porta
centrale volta ad ovest. L'architrave (m. 2,35) reca una
iscrizione scolpita che lo dice costruito da Flavia Filyra
e dai suoi figli e dedicato ad Iside, Serapide e agli Dei
venerati con loro. Ad ovest comincia un portico di
cui si vedono un angolo e le basi di quattro colonne a
capitello ionico, portico che prosegue sotto il terreno
non ancora scavato.
All'interno del sacello, appoggiato al muro est, è
un podio (alt. m. 0,55; lungh. m. 4,75), diviso da due
muretti in tre loculi; all'angolo sud-est, una scaletta di
tre alti gradini. Davanti a ciascun loculo furon trovate
delle statue rovesciate (fig. jo), probabilmente cadute
dal podio: al centro Giove Serapide, a sinistra Iside,
a destra una statua efebica a testa di cane, probabile-
mente Hermes-Anubis, ed una femminile acefala, forse
la dedicante (quest'ultima rimane sul posto, le altre
sono al Museo di Candia). Un cippo cilindrico (alto
m. 0,72), presso alla statua di matrona, reca la dedica di
una donna beneficata a Iside e Serapide.
Fuori dell'edifìcio, presso l'angolo sud-ovest, è una
statua in marmo, acefala, di mediocre fattura, raffigu'
rante un personaggio in trono.
Appoggiati al muro sud del tempio sono una vasca
rettangolare, cementata, ed un bacino lustrale, che ser/
viva probabilmente per la iniziazione dei fedeli. Al
bacino si accede per mezzo di una scaletta a due rampe
(il primo scalino della seconda rampa è formato da
un frammento di iscrizione, un'altra iscrizione con