iaX IL VATICANO
obliassero il loro stato di prima. Credevasi altresì che Mercurio assistesse agli agonizzanti,
a fin di sciogliere 1' anima dal corpo , per farla quindi passare al suo l'uturo destino (i).
CORRIDOJO
D I
GHIARAMONTI
I-i INGRESSO del corridore è ornato di due colonne di marmo bigio , tratte dalle ro-
vine di Ostia (2). LV architettura del corridore lo divide in vari riquadri. I monu-
menti che rinvengonsi nel primo a destra sono molti , ma io mercè la Tavola
(1) Abbandonando il Braccio Nuovo tornasi nel lungo
Corrido]o di Chiaminomi, perchè guernito di marmi
e di affreschi dall' immortale Pio VII, die dalla fami-
glia Chiaramonli proveniva: famiglia che una rimota ori-
gine riconosceva Cu dall' ottavo secolo dalla Catalogna ,
che in seguito conquistarono , come narraci inesser Gia-
como Fébrèr contemporaneo del Petrarca, e signori
eziandio divennero nel secolo XII d' una citta d' Alvergna ,
rinomata pe' suoi concilii , e che dal loro cognome fu
denominata in lingua provenzale Clermonl. Divenne chia-
ra e celebre in Barcellona pe' servigi prestati alla fede
dal marchese di Gironella , che equivale a Claramhnt ,
contro i maomettani. Raimondo detto il vecchio, conte
di Barcellona , e figlio di Berengario , diede 1' anno
1068 a' suoi sudditi un codice di leggi , che fece appro-
vare dai grandi del paese. Tra i nomi che la storia ci
ha conservati, si legge quello di Bernardo figlio di Amato
Claramonle. Desso è 1' atto il più antico di cui l'assi
«lezione di questa casa in una maniera autentica. Trapian-
tato in Francia , Napoli , Sicilia s' annestò per mezzo
d' illustri maritaggi alle reali famiglie d' Ungheria e
d' Aragona. Un ramo però della medesima a motivo di
militari imprese , si stabilì da tre secoli a questa parte in
Cesena , ove sorti il natale Pio FU. Ma in luogo di
parlare di sua nascita, meglio ò parlare delle sue opere , che
sono molte, e fra queste il lungo Corridoio in cui ora mi
trovo. Tal parte di Museo potrebbe acquistare il nome di
Miscellanea di oggetti appartenenti alla Scultura, come
1' ultima sala Borgia il nome assunse di Miscellanea
delle terre colle. E per verità sono tanti gli oggetti che
s'incontrano nel lungo Corridoio , che anziché produrre
quiete allo spirito, producon tumulto , poiché statue ,
busti , frammenti sono innanzi i lati disposti , e sopra di
questi , ed incassali nelle pareli de' bassirilievi iu parte
intieri, frammentati in parte: sotto di questi e delle statue,
veggonsi delle are , de' cippi , delle antefisse , de' festoni ,
degli ornati ; e finalmente nel basso , ed in alcune parli
disposti de' resti , e talvolta miserabili di scultura , che uon
valgono la pena nò di descriverli , nè d' illustrarli. Per cui
in sì farraginosa scelta di marmi , mi atterrò a quelli ri-
portati in Tavola, facendo menzione soltanto di alcuni altri,
che la natura del monumento per se stesso il richieda.
(2) Faustino Corsi ( Trattato delle pietre antiche")
annovera il granito bigio nella classe ottava , specie terza. Il
granito bigio ( Lapis Sjenites ) qualunque sia il tuono
delle tinte e la forma delle macchie , dagli scarpellini è
chiamato granitello antico ; appartiene alle cave del gra-
nito rosso e del nero , ma più comunemente dai letterati
conoscesi col nome di Sienitc. Esso è un ammasso di
parti bianche e bigie fra loro molto unite; la mica poco
vi comparisce. Della specie più comune fecero grandissimo
uso i Romani, e ben lo provano i grandi massi, che tuttora
si vedono , e quelle mezze colonne , che stanno ad ogni
contacelo di quasi tutte le case di Roma. Le varietà del
granito bigio sono tutte gentili , belle, rare. Particolare,
e rarissima specie di granito bigio è quella, che ha il fondo
molto cupo con brevissime e soltilissime linee nere , e
qualche macchia di mica del colore del rame ; di que-
sta neir atrio del palazzo Farnese vi sono due colonne ,
e nella galleria de' candelabri del nostro Museo v è un
vaso, che posa sopra il rocchio di colonna numero 1709.
Vi sono altri graniti bigi, ma non hanno nè carattere , nè
nome particolare; tutti però hanno macchie picciolissime,
e sono tenuti in grandissimo pregio. Frequentemente 1
massi di granito bigio sono listati di granilo rosso, come
vedesi in molte colonne del Pantheon, lo che dimo-
stra , che sono comuni le miniere dell'una, e dell'al-
tra specie.
obliassero il loro stato di prima. Credevasi altresì che Mercurio assistesse agli agonizzanti,
a fin di sciogliere 1' anima dal corpo , per farla quindi passare al suo l'uturo destino (i).
CORRIDOJO
D I
GHIARAMONTI
I-i INGRESSO del corridore è ornato di due colonne di marmo bigio , tratte dalle ro-
vine di Ostia (2). LV architettura del corridore lo divide in vari riquadri. I monu-
menti che rinvengonsi nel primo a destra sono molti , ma io mercè la Tavola
(1) Abbandonando il Braccio Nuovo tornasi nel lungo
Corrido]o di Chiaminomi, perchè guernito di marmi
e di affreschi dall' immortale Pio VII, die dalla fami-
glia Chiaramonli proveniva: famiglia che una rimota ori-
gine riconosceva Cu dall' ottavo secolo dalla Catalogna ,
che in seguito conquistarono , come narraci inesser Gia-
como Fébrèr contemporaneo del Petrarca, e signori
eziandio divennero nel secolo XII d' una citta d' Alvergna ,
rinomata pe' suoi concilii , e che dal loro cognome fu
denominata in lingua provenzale Clermonl. Divenne chia-
ra e celebre in Barcellona pe' servigi prestati alla fede
dal marchese di Gironella , che equivale a Claramhnt ,
contro i maomettani. Raimondo detto il vecchio, conte
di Barcellona , e figlio di Berengario , diede 1' anno
1068 a' suoi sudditi un codice di leggi , che fece appro-
vare dai grandi del paese. Tra i nomi che la storia ci
ha conservati, si legge quello di Bernardo figlio di Amato
Claramonle. Desso è 1' atto il più antico di cui l'assi
«lezione di questa casa in una maniera autentica. Trapian-
tato in Francia , Napoli , Sicilia s' annestò per mezzo
d' illustri maritaggi alle reali famiglie d' Ungheria e
d' Aragona. Un ramo però della medesima a motivo di
militari imprese , si stabilì da tre secoli a questa parte in
Cesena , ove sorti il natale Pio FU. Ma in luogo di
parlare di sua nascita, meglio ò parlare delle sue opere , che
sono molte, e fra queste il lungo Corridoio in cui ora mi
trovo. Tal parte di Museo potrebbe acquistare il nome di
Miscellanea di oggetti appartenenti alla Scultura, come
1' ultima sala Borgia il nome assunse di Miscellanea
delle terre colle. E per verità sono tanti gli oggetti che
s'incontrano nel lungo Corridoio , che anziché produrre
quiete allo spirito, producon tumulto , poiché statue ,
busti , frammenti sono innanzi i lati disposti , e sopra di
questi , ed incassali nelle pareli de' bassirilievi iu parte
intieri, frammentati in parte: sotto di questi e delle statue,
veggonsi delle are , de' cippi , delle antefisse , de' festoni ,
degli ornati ; e finalmente nel basso , ed in alcune parli
disposti de' resti , e talvolta miserabili di scultura , che uon
valgono la pena nò di descriverli , nè d' illustrarli. Per cui
in sì farraginosa scelta di marmi , mi atterrò a quelli ri-
portati in Tavola, facendo menzione soltanto di alcuni altri,
che la natura del monumento per se stesso il richieda.
(2) Faustino Corsi ( Trattato delle pietre antiche")
annovera il granito bigio nella classe ottava , specie terza. Il
granito bigio ( Lapis Sjenites ) qualunque sia il tuono
delle tinte e la forma delle macchie , dagli scarpellini è
chiamato granitello antico ; appartiene alle cave del gra-
nito rosso e del nero , ma più comunemente dai letterati
conoscesi col nome di Sienitc. Esso è un ammasso di
parti bianche e bigie fra loro molto unite; la mica poco
vi comparisce. Della specie più comune fecero grandissimo
uso i Romani, e ben lo provano i grandi massi, che tuttora
si vedono , e quelle mezze colonne , che stanno ad ogni
contacelo di quasi tutte le case di Roma. Le varietà del
granito bigio sono tutte gentili , belle, rare. Particolare,
e rarissima specie di granito bigio è quella, che ha il fondo
molto cupo con brevissime e soltilissime linee nere , e
qualche macchia di mica del colore del rame ; di que-
sta neir atrio del palazzo Farnese vi sono due colonne ,
e nella galleria de' candelabri del nostro Museo v è un
vaso, che posa sopra il rocchio di colonna numero 1709.
Vi sono altri graniti bigi, ma non hanno nè carattere , nè
nome particolare; tutti però hanno macchie picciolissime,
e sono tenuti in grandissimo pregio. Frequentemente 1
massi di granito bigio sono listati di granilo rosso, come
vedesi in molte colonne del Pantheon, lo che dimo-
stra , che sono comuni le miniere dell'una, e dell'al-
tra specie.