ir,a IL VATICANO
l'ottenuta vittoria, innalzò tre are di erbose zolle, una a Mercurio, su cui sacrificò
un vitello: l'altra a Minerva o Pallarle, che irrigò del sangue d'una giovencaj e la
terza da lui posta nel mezzo, era dedicata a Giove, cui immolò un toro:
Diis tribus ille focos totidem de cespite ponit;
Laevum Mercurio, dextrum tibi, bellica Virgo;
Pra Jovis media est mactatur vacca Minervae;
Pipedis vitulus; taurus tibi, Punirne Deorum (1).
Nell'attitudine d'avere eseguito l'impresa presentasi il celebrato sasso di Canova, del-
l'Italo genio, che seppe richiamare a vita novella la scultura, che lentamente an-
dava verso il suo fine. 11 tasco pennato, il capo anguicrinito, la orribile harpa sono
gli oggetti che adobbano le gentili forme di Perseo vincitore , e se orrore ispira il
reciso teschio, immenso giubilo risveglia il volto del figliuolo di Giove. I primi mo-
numenti di Canova furono tutti impiegati allo studio più profondo e severo dell'an-
tichità, senza perder di mira quanto aveva egli osservato dal nascere sugli andamenti
del naturale, che sempre si propose di far signoreggiare nelle opere sue. Egli aveva un
costante abbonimento pei modi convenzionali dell'arte, e fra i monumenti preziosi
che ci restano della maestra antichità, per un istinto felice assai più, che per tradi-
zione, egli si vide portato fin d'allora a fare maggior conto di quelli, che più s'av-
vicinarono all' epoca di Fidia, come quella in cui il magistero dell' artista , si vede
il più strettamente congiunto coli'imitazione del vero; verità, che ha ricevuto la più
luminosa conferma non sono molti anni, allor quando il Museo brittanico ha esposto
in faccia a tutta Europa i primi monumenti di epoca certa, e di artista non duh-
bio. Voglio qui accennare di volo, e credo opportunissima l'occasione, il concorso
delle circostanze, che aveano preparato sì felice cangiamento nell'arte, che lo promos-
lente artefice ne fa conoscere l'istante in cui Perseo, dopo divenir preda di un marino mostro: i suoi capelli cadono
avere ucciso il mostro, che stava per divorare la sventu- a trecce, e la sua testa è adorna di una corona fatta a rag-
rata figlia di Cefeo, la bella Andromeda sullo scoglio, a gi ; un albero nudo sembra servirle d'appoggio. Perseo
cui era dessa attaccata, inerpicandosi ne scioglie le cate- vestito di clamide annodata con un fermaglio, ed un bot-
ile, e fra le braccia portando l'amata principessa, alla vi- tone sulla destra spalla, ed acconciato di petaso a largo
sta dell'orrendo marino mostro svenuta, quasi in trionfo, bordo, tiene nella destra mano V harpa, fatta a forma di
siccome prezioso pegno del suo valore, al padre tuttora falce, e nell'altra la testa della Gorgona: egli e calzato
palpitante di restituirla s'appressa. di coturno, e porta i talari; sta guardando Andromeda.
(i) Una pittura di vaso ci offre le due Gorgoni , Sle- Minerva collocata fra loro, e che favorisce l'eroe, viene
no ed Euriala, vestite di corta tunica stellata, le quali ivi considerata come invisibile. Ceffo, cui Perseo pro-
colle loro grida hanno ivi tratto Nettano, e gli narrano pone di liberare la sua figliuola, è assiso dinanzi a lui so-
la disgrazia della loro sorella Medusa. Dalle loro spaven- pra una sedia: da una mano fa egli un gesto di approva-
tevoli bocche, attraverso dei lunghi denti, esce una larga zione, e appoggia l'altra su di un lungo scettro: è vestito di
e lunga lingua, Alla diritta evvi una delle ninfe, che hanno lunga tunica e di ampio manto; e la sua testa e cinta di una
condotto Perseo nell'asilo delle Gorgoni. L'altra parte della piccola benda. Fineo, fratello di lui che volea sposare An-
composizione, offre la storia d'Andromeda: questa prin- dromeda, gli sta di dietro; egli è vestito come Cefeo,e ad
cipessa è assisa sopra uno scoglio, ove è stata esposta per uu bastone fatto a forma di stampella si appoggia. (Millin).
l'ottenuta vittoria, innalzò tre are di erbose zolle, una a Mercurio, su cui sacrificò
un vitello: l'altra a Minerva o Pallarle, che irrigò del sangue d'una giovencaj e la
terza da lui posta nel mezzo, era dedicata a Giove, cui immolò un toro:
Diis tribus ille focos totidem de cespite ponit;
Laevum Mercurio, dextrum tibi, bellica Virgo;
Pra Jovis media est mactatur vacca Minervae;
Pipedis vitulus; taurus tibi, Punirne Deorum (1).
Nell'attitudine d'avere eseguito l'impresa presentasi il celebrato sasso di Canova, del-
l'Italo genio, che seppe richiamare a vita novella la scultura, che lentamente an-
dava verso il suo fine. 11 tasco pennato, il capo anguicrinito, la orribile harpa sono
gli oggetti che adobbano le gentili forme di Perseo vincitore , e se orrore ispira il
reciso teschio, immenso giubilo risveglia il volto del figliuolo di Giove. I primi mo-
numenti di Canova furono tutti impiegati allo studio più profondo e severo dell'an-
tichità, senza perder di mira quanto aveva egli osservato dal nascere sugli andamenti
del naturale, che sempre si propose di far signoreggiare nelle opere sue. Egli aveva un
costante abbonimento pei modi convenzionali dell'arte, e fra i monumenti preziosi
che ci restano della maestra antichità, per un istinto felice assai più, che per tradi-
zione, egli si vide portato fin d'allora a fare maggior conto di quelli, che più s'av-
vicinarono all' epoca di Fidia, come quella in cui il magistero dell' artista , si vede
il più strettamente congiunto coli'imitazione del vero; verità, che ha ricevuto la più
luminosa conferma non sono molti anni, allor quando il Museo brittanico ha esposto
in faccia a tutta Europa i primi monumenti di epoca certa, e di artista non duh-
bio. Voglio qui accennare di volo, e credo opportunissima l'occasione, il concorso
delle circostanze, che aveano preparato sì felice cangiamento nell'arte, che lo promos-
lente artefice ne fa conoscere l'istante in cui Perseo, dopo divenir preda di un marino mostro: i suoi capelli cadono
avere ucciso il mostro, che stava per divorare la sventu- a trecce, e la sua testa è adorna di una corona fatta a rag-
rata figlia di Cefeo, la bella Andromeda sullo scoglio, a gi ; un albero nudo sembra servirle d'appoggio. Perseo
cui era dessa attaccata, inerpicandosi ne scioglie le cate- vestito di clamide annodata con un fermaglio, ed un bot-
ile, e fra le braccia portando l'amata principessa, alla vi- tone sulla destra spalla, ed acconciato di petaso a largo
sta dell'orrendo marino mostro svenuta, quasi in trionfo, bordo, tiene nella destra mano V harpa, fatta a forma di
siccome prezioso pegno del suo valore, al padre tuttora falce, e nell'altra la testa della Gorgona: egli e calzato
palpitante di restituirla s'appressa. di coturno, e porta i talari; sta guardando Andromeda.
(i) Una pittura di vaso ci offre le due Gorgoni , Sle- Minerva collocata fra loro, e che favorisce l'eroe, viene
no ed Euriala, vestite di corta tunica stellata, le quali ivi considerata come invisibile. Ceffo, cui Perseo pro-
colle loro grida hanno ivi tratto Nettano, e gli narrano pone di liberare la sua figliuola, è assiso dinanzi a lui so-
la disgrazia della loro sorella Medusa. Dalle loro spaven- pra una sedia: da una mano fa egli un gesto di approva-
tevoli bocche, attraverso dei lunghi denti, esce una larga zione, e appoggia l'altra su di un lungo scettro: è vestito di
e lunga lingua, Alla diritta evvi una delle ninfe, che hanno lunga tunica e di ampio manto; e la sua testa e cinta di una
condotto Perseo nell'asilo delle Gorgoni. L'altra parte della piccola benda. Fineo, fratello di lui che volea sposare An-
composizione, offre la storia d'Andromeda: questa prin- dromeda, gli sta di dietro; egli è vestito come Cefeo,e ad
cipessa è assisa sopra uno scoglio, ove è stata esposta per uu bastone fatto a forma di stampella si appoggia. (Millin).