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gistero e in potenza anche nella decadenza delle
arti del disegno, dimostra quella mirabile solidità
e stupenda magnificenza che fu propria dell'epo-
che più antiche e più fiorenti; ma le sculture ba-
rocche e quasi barbare, rivelano tosto il mal gusto
e la negligenza dell'età. Quanto all'opera dell'ar-
chitettura e del muramento, era, per vero dire,
offerta dal sito grande comodità a costruzioni sì
vaste; imperciocché la catena libica che sorge die-
tro il tempio potè somministrare con la omogenei-
tà del suo sasso arenario il materiale opportuno.
Vedesi ancora la montagna in vari punti largamen-
te tagliata ad antico attivamento di cava, come os-
servasi in quelle di Silsilis e del Mochattam .
Ma il gran monumento di Ralabscieh non è una
costruzione nuova e primitiva dei tempi romani.
Due quadri scolpiti sui lati di una gran porta che
dopo il pronao introduce alle parti interne del tem-
pio , ci danno lume a schiarir la questione sull'ori-
gine del monumento. Si rappresenta nel primo un
re Tolomeo (designato col solo nome-proprio) che
fa offerta ad Iside e a due forme di Osiride; nell'al-
tro, il Faraone Arncnophls II che offre due vasi di
vino al sommo Horus generatore, Hórarnon.
Questi due quadri che furono eseguiti nei tempi
romani, come l'arte loro lo fa manifesto, voglio-
no testificarci che un.tempio dedicato al culto me-
desimo, ciò che or ora vedremo, esisteva in quel
luogo per opera del re Amenophis 11; e che distrut-
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T. 1.
gistero e in potenza anche nella decadenza delle
arti del disegno, dimostra quella mirabile solidità
e stupenda magnificenza che fu propria dell'epo-
che più antiche e più fiorenti; ma le sculture ba-
rocche e quasi barbare, rivelano tosto il mal gusto
e la negligenza dell'età. Quanto all'opera dell'ar-
chitettura e del muramento, era, per vero dire,
offerta dal sito grande comodità a costruzioni sì
vaste; imperciocché la catena libica che sorge die-
tro il tempio potè somministrare con la omogenei-
tà del suo sasso arenario il materiale opportuno.
Vedesi ancora la montagna in vari punti largamen-
te tagliata ad antico attivamento di cava, come os-
servasi in quelle di Silsilis e del Mochattam .
Ma il gran monumento di Ralabscieh non è una
costruzione nuova e primitiva dei tempi romani.
Due quadri scolpiti sui lati di una gran porta che
dopo il pronao introduce alle parti interne del tem-
pio , ci danno lume a schiarir la questione sull'ori-
gine del monumento. Si rappresenta nel primo un
re Tolomeo (designato col solo nome-proprio) che
fa offerta ad Iside e a due forme di Osiride; nell'al-
tro, il Faraone Arncnophls II che offre due vasi di
vino al sommo Horus generatore, Hórarnon.
Questi due quadri che furono eseguiti nei tempi
romani, come l'arte loro lo fa manifesto, voglio-
no testificarci che un.tempio dedicato al culto me-
desimo, ciò che or ora vedremo, esisteva in quel
luogo per opera del re Amenophis 11; e che distrut-
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