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occorreva per lo meno quattordici, una sta ancora
in piedi, e di sole tre rimangono le basi: le altre
non hanno traccia di fondamento. Dal cortile si
viene in un vasto pronao sostenuto da dodici gran-
di colonne in quattro file, con capitello vario e
ricco di ornamenti, come più spesso si adoperava
nell'epoche greca e romana. Sei soltanto ne riman-
gono in piedi. In questo pronao sono sculture di
atti religiosi del monarca indeterminato alle deità
del tempio. Succedono tre sale, ciascuna a due co-
lonne: la prima è adorna di sculture di Augusto;
la seconda similmente, e qui si conservano in mol-
te parti i colori: la terza, che è il santuario del
tempio, fu scolpita sotto il medesimo regnante. E
poiché l'osservazione dimostra che le sculture di
un tempio si cominciavano dalla parte più inter-
na, e singolarmente dal santuario, è manifesto es-
sere stato il tempio di Ralabscieh, se non rifonda-
to ( poiché come sopra vedemmo un Tolomeo im-
prese a restituirlo dopo la distruzione persiana )
cominciato almeno ad ornarsi delle consuete scul-
ture religiose.
In questo santuario e nella camera che lo preco-
de osservammo negli avanzi delle dipinture un co-
lore pallido violetta, insolito, anzi non mai vedu-
to tra i colori usati dagli Egiziani nei loro dipinti ;
perlochè, paragonando questo fatto con altri simi-
glianti e con le indicazioni che i monumenti stessi
ci somministrano, si deve conchiudere che questo
occorreva per lo meno quattordici, una sta ancora
in piedi, e di sole tre rimangono le basi: le altre
non hanno traccia di fondamento. Dal cortile si
viene in un vasto pronao sostenuto da dodici gran-
di colonne in quattro file, con capitello vario e
ricco di ornamenti, come più spesso si adoperava
nell'epoche greca e romana. Sei soltanto ne riman-
gono in piedi. In questo pronao sono sculture di
atti religiosi del monarca indeterminato alle deità
del tempio. Succedono tre sale, ciascuna a due co-
lonne: la prima è adorna di sculture di Augusto;
la seconda similmente, e qui si conservano in mol-
te parti i colori: la terza, che è il santuario del
tempio, fu scolpita sotto il medesimo regnante. E
poiché l'osservazione dimostra che le sculture di
un tempio si cominciavano dalla parte più inter-
na, e singolarmente dal santuario, è manifesto es-
sere stato il tempio di Ralabscieh, se non rifonda-
to ( poiché come sopra vedemmo un Tolomeo im-
prese a restituirlo dopo la distruzione persiana )
cominciato almeno ad ornarsi delle consuete scul-
ture religiose.
In questo santuario e nella camera che lo preco-
de osservammo negli avanzi delle dipinture un co-
lore pallido violetta, insolito, anzi non mai vedu-
to tra i colori usati dagli Egiziani nei loro dipinti ;
perlochè, paragonando questo fatto con altri simi-
glianti e con le indicazioni che i monumenti stessi
ci somministrano, si deve conchiudere che questo