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i74

Segue un' altra deità che presenta una vela di
nave, simbolo di trasmigrazione. TI dio è Meni real
figlio di Phré, signore di Manuèb, che espande (i)
la vela allo spirito ? di Osiride: vale a dire, che faci-
lita all'anima di Osiride ( considerato sotto l'aspet-
to di tipo dell'umanità) la sua migrazione, secon-
do le dottrine psicologiche altrove dichiarate (2).
E abbiamo infatti veduto che la vela così composta
era segno della trasmigrazione delle anime nei mon-
di superiori (3). Ovveramente si può interpretare
questa frase, Meui che spira largo so/Jìo ( di vita )
ad Osiride per la sua risurrezione. Imperciocché il
carattere la vela, con la pronunzia nrc[, significa
soventi volte nei testi, il soffio, l'alito della vita (4).

A Meui succede un Faraone ( ordine inferiore
della tav. a destra ) che liba acqua ed offre incen-
si . I titoli e i cartelli sopra scritti esprimono: Phré
signor dell'Egitto, Autocratore, figlio del Sole,
signore della dominazione, Antonino sempre vi-
vente, diletto ad Iside. Questo Antonino, così
senz'altro nome scritto, è probabilmente Garacal-
la, del quale esposi a suo luogo i cartelli come si
trovano nel pronao di Esneh (5). Quindi deducesi

(1) Il carattere D , e il vaso o cono rovesciato dinotante
ampiezza.

(2) Monum. Civ. t. 111 pag. 294 e segg.

(3) Ivi, pag. 473.

(4) Mon.Stor. 1.111 p. 1 pag. 367, 382 n. 3: p. 2 pag. 242 n.i.ec.

(5) Mon. Stor. t. 11 pag. 455.
 
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