Rosellini, Ippolito: I monumenti dell'Egitto e della Nubia (Band 3,1): Monumenti del culto (Pisa, 1844)

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magazzini a Siène; il più piccolo di essi fu opera
del Faraone Amenophis-Memnone, ed era dedica-
to a Chnuphis deità protettrice dell'isola. Il solo
avanzo superstite appartiene al tempo in cui To-
lomeo figlio di Lago amministrava l'Egitto in no-
me del figlio di Alessandro-il-Grande; e consiste
nelli stipiti di una porta in granito distinti col no-
me di quel giovine principe. Ma molti rottami o
al suolo dispersi, o adoperati nella costruzione di
un muro romano per servire di sponda, fanno fe-
de manifesta degli edifizi, degli autori e del culto
di che a'tempi faraonici fu distinta l'isola di Ele-
fantina. L'antico nome della quale già dissi e di-
mostrai più volte essere stato Eòo; e da questo che
significa elefante, i Greci traducendo chiamarono
l'isola Elefantina (i). Il dio Chnuphis che n'era
patrono è quasi sempre distinto col titolo di signo-
re di Ehó; e talvolta si attribuisce anche alla dea
Anuke che aveva essa pure nell' isola medesima
un culto speciale . Gli Arabi, attesa la sua posizio-
ne in faccia a Siène , la chiamano Dgeziret-Assuan,
isola di Asuan.

(i) Monum. Stor. t. iv pag. ao4 e i luoghi ivi cit.

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