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to; poiché esso dio riceveva in Silsilis un culto
speciale.

In uno dei lati del tempietto è rappresentata la
regina moglie di questo Ramses (i), la reale sposa
la grande, signora dell' Egitto, la divota agli dei,
sposa del re, No/re te ri, vivificatrice per sempre,
offerente due Sistri a tre deità. La prima ha testa
umana femminile con disco e corna in testa, e
corpo d'ippopotamo: è chiamata Teóer ( la Gran-
de), centro di Pmou-uèb (dell'acqua pura [2] ),
che abita in Nipe, o Nipemou, rettrice degli dei.
Leggo Nipe o Nipemou il gruppo dei tre vasetti e
del carattere cielo, cui spesso si aggiunge il deter-
minativo dell' acqua. Comunque questo nome si
pronunziasse TSepiou, Nenrnou o Nepemou, signi-
fica le acque celesti che davano origine ed alimen-
to al Nilo, dimodoché Nipemou era la prima for-
ma d'onde Hapimou o il Nilo terrestre emanava;
e questa dea Teòer, che ha il corpo di uno dei due
grandi amfibii del Nilo, e che abita in Nipemou,
non è altro che una forma di Muth e d'Iside, in
rapporto con le acque primordiali; fonte celeste
delle acque del Nilo , e della inondazione.

La seconda deità é Thoth secondo, signore del

(1) Tav. M. d. C. n.° XXXI fig. 1.

(2) È una denominazione speciale del luogo; come analoga-
mente era chiamata Manuebmou la cataratta: e infatti tanto
per quella come per queste strette di Silsilis, le acque del Nilo
si aprirono due ingressi nella valle dell'Egitto.
 
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