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Milani, Luigi Adriano: L' arte e la religione preellenica alla luce dei bronzi dell'antro ideo cretese e dei monumenti hetei, [3]: ideografia heteo-mediterranea
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.9017#0153
MILANI — L'ARTE E LA RELIGIONE PREELLENICA EC.
141
figg. 584-6, si connettono materialmente e religiosamente con quelli cre-
tesi dell'ultimo periodo miceneo m.
L'idolo di Taranto fig. 521, di certa importazione preellenica, corri-
sponde, come dissi, a quelli tipici di Micene con le braccia rialzate che
ho spiegato come veri Palladi ed ho riferito alla Kora celeste di Rhea
divenuta Pallas-Athena ; l'altro fig. 522 d'imitazione locale, a quelli con le
braccia embrionali che ho riferito alla Kora terrestre, cioè a Dictynna-
Britomartis, divenuta la Proserpina greca.
Nella stazione terramaricola di Taranto, questi monumenti indubbi della
civiltà e religione micenea non sono isolati: gli oggetti ceramici di ca-
rattere egeo, troiano, ciprioto, e delle isole greche da me veduti e notati
Fig. 582 Fig. 584 Fig. 586 1:2 Fig. 585 Fig. 583
inalmarina (Lazio). Grottaferrata, (Lazio). Finalmarina
(Liguria). (Liguria).
sul luogo nell'ottobre 1899, sono numerosissimi e mi auguro che vengano
pubblicati a dovere429. Con tale pubblicazione si faranno tanto più evi-
denti agli occhi di tutti i rapporti che uniscono la primitiva civiltà ita-
lica con la civiltà heteo-mediterranea. Intanto avranno fatto strada, confido,
le mie idee, e gli studiosi, senza preconcetti e pregiudizi di scuola, si
troveranno meglio preparati a comprendere la seconda parte di questa
trattazione generale sui monumenti dell'arte e religione preellenica o heteo-
mediterranea. Allora al lume dei monumenti dell'estrema punta d'Italia
1 -H) Ved. Pinza, Necropoli laziali, in Bull, della
Comm. Com. di Roma 1901 tav. X, 10, 12, XI, 5
e Colini-Mengarelli, Necropoli di Grottaferrata.
Not. d. se. 1902 p. 155 fig. 42. Quest'ultimo idolo
(fig. 586) è molto importante, perchè trovato so-
pra le ceneri di un' urna a capanna e perchè si
presenta senza distintivo di sesso, come quelli
asessuali della stipe romulea e della nostra ci. I.
,,2!>) Nelle Not, d. se. 1900 p. 411-64 è apparsa
bensì una prima relazione del Quagliati sugli
scavi tarantini dello Scoglio del Tonno, ma dei
prodotti ceramici sono quivi pubblicati sola-
mente tre pezzi: l'idolo miceneo fig. 521 a p. 418
fig. 3 ; un vaso fornello di tipo locale p. 438
fig. 7, ed un' ansa cornuta locale p. 440 fig. 9.
E troppo poco !
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figg. 584-6, si connettono materialmente e religiosamente con quelli cre-
tesi dell'ultimo periodo miceneo m.
L'idolo di Taranto fig. 521, di certa importazione preellenica, corri-
sponde, come dissi, a quelli tipici di Micene con le braccia rialzate che
ho spiegato come veri Palladi ed ho riferito alla Kora celeste di Rhea
divenuta Pallas-Athena ; l'altro fig. 522 d'imitazione locale, a quelli con le
braccia embrionali che ho riferito alla Kora terrestre, cioè a Dictynna-
Britomartis, divenuta la Proserpina greca.
Nella stazione terramaricola di Taranto, questi monumenti indubbi della
civiltà e religione micenea non sono isolati: gli oggetti ceramici di ca-
rattere egeo, troiano, ciprioto, e delle isole greche da me veduti e notati
Fig. 582 Fig. 584 Fig. 586 1:2 Fig. 585 Fig. 583
inalmarina (Lazio). Grottaferrata, (Lazio). Finalmarina
(Liguria). (Liguria).
sul luogo nell'ottobre 1899, sono numerosissimi e mi auguro che vengano
pubblicati a dovere429. Con tale pubblicazione si faranno tanto più evi-
denti agli occhi di tutti i rapporti che uniscono la primitiva civiltà ita-
lica con la civiltà heteo-mediterranea. Intanto avranno fatto strada, confido,
le mie idee, e gli studiosi, senza preconcetti e pregiudizi di scuola, si
troveranno meglio preparati a comprendere la seconda parte di questa
trattazione generale sui monumenti dell'arte e religione preellenica o heteo-
mediterranea. Allora al lume dei monumenti dell'estrema punta d'Italia
1 -H) Ved. Pinza, Necropoli laziali, in Bull, della
Comm. Com. di Roma 1901 tav. X, 10, 12, XI, 5
e Colini-Mengarelli, Necropoli di Grottaferrata.
Not. d. se. 1902 p. 155 fig. 42. Quest'ultimo idolo
(fig. 586) è molto importante, perchè trovato so-
pra le ceneri di un' urna a capanna e perchè si
presenta senza distintivo di sesso, come quelli
asessuali della stipe romulea e della nostra ci. I.
,,2!>) Nelle Not, d. se. 1900 p. 411-64 è apparsa
bensì una prima relazione del Quagliati sugli
scavi tarantini dello Scoglio del Tonno, ma dei
prodotti ceramici sono quivi pubblicati sola-
mente tre pezzi: l'idolo miceneo fig. 521 a p. 418
fig. 3 ; un vaso fornello di tipo locale p. 438
fig. 7, ed un' ansa cornuta locale p. 440 fig. 9.
E troppo poco !