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NUOVE RAPPRESENTANZE DELL'ILIUPERSIS

La serie, già numerosa, delle rappresentazioni dell'Iliupersis s'accresce
di tre pitture vascolari a f. r. con scene dell'uccisione di Priamo e di
Astianatte e del ricupero di Elena. La loro importanza è notevole non
solo dal lato tecnico e stilistico, ma anclie da quello del contenuto, per
l'introduzione di alcuni motivi che non si riscontrano nell' altre opere
dello stesso soggetto. La più antica è il cratere attico del Museo di Villa
Giulia, 3578, già noto per alcuni accenni del Romagnoli1. Viene poi una
pelike a f. r. del Museo di Firenze e terzo un cratere falisco del Museo di
Villa Giulia.

Nel cratere attico di Villa Giulia le linee severe ed eleganti delle figure,
la vivacità dell'azione rivelano la mano d'un artista provetto.

A) (fig. 1) Nel centro Neottolemo imberbe e coi capelli scendenti in
lunghi riccioli sugli omeri, armato di elmo e spada, scaglia Astianatte contro
Priamo, il quale siede sopra un' ara a volute ioniche ed aspetta rassegnato
il colpo mortale. A s. un altro guerriero, con la spada nella dritta e il
petaso svolazzante dietro le spalle, rincorre un vecchio che fugge verso d.
impugnando lo scettro e rimirando l'inseguitore. La rappresentanza è
chiusa a d. da un secondo gruppo, pure di due figure : un vecchio bar-
bato che, sollevando un pà$8oq, muove verso la scena del centro, e una
giovane troiana che fugge dalla parte opposta, con le mani nei capelli,
tutta compresa di dolore e di paura.

B) (fig. la) La rappresentazione è meno complessa ma egualmente
efficace. Una donna, dall' aspetto vigoroso, armata di pestello s' avventa
contro un guerriero che ha il solito petaso svolazzante. All'assalto improv-
viso l'eroe sguaina, come sorpreso, la spada per difendersi, mentre a d. una
giovane fugge spaventata volgendosi a guardare l'esito della lotta. Tra il
guerriero e la donna fuggente un aùXwTi:? appeso.

La pelike del Museo di Firenze proviene da Orvieto un po' guasta, e
misura m. 0,29 in alt. e m. 0,15 V2 di diam. Le figure d'un rosso un po' sbia-
dito spiccano sul fondo nero lucido con tendenza al verde cupo. La rap-
presentazione non ha la larghezza e la complessità di quella del cratere
sopraddetto e scinde in due la scena rappresentata nella faccia A di questo.

') Proclo e il ciclo epico, in Stud. it. di Filo!., IX, p. 103.
 
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