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Studi e materiali di archeologia e numismatica — 3.1905

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Appendice museopgraphica
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Milani, Luigi Adriano: Nota sul torques e sui dischetti d'oro della tomba senese delle Casaccie nel Museo Chigi
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https://doi.org/10.11588/diglit.9017#0331
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319

Nota sul torques e sui dischetti d'oro della tomba senese delle Casaccie

nel Museo Chigi.

Non dividerei l'opinione del Pellegrini saccie. Invece nella tomba del Careggio sa-

circa la destinazione dei torques e dei bot- rebbero sette simili l'imo all'altro, e questi

toni o dischi coppellati d'oro delle Casaccie furono raccolti nell'interno dell'ossuario in-

(v. Pellegrini, Museo Chigi in questiSTM,III sieme con tre fibule di tipo gallico, una spada

p. 310) e sono invece d'accordo circa il ca- di ferro ripiegata sopra se stessa ed una

rattere non numismatico di siffatti dischi, lunga lancia, anch'essa ripiegata ritualmente

Io non vedo abbastanza il carattere di tre volte su se stessa per farla entrare nel-

ripostiglio nel trovamento di tali oggetti, l'ossuario o nel pozzetto tombale. Tali bot-

e, tenuto conto che l'uso dei torques nel toni devono avere un significato simbolico

sec. III-IV av. C. si diffuse in Etruria molto analogo a quello dei dischi coppellati o

estesamente nel mundus muliebris, com'è clipeati delle Casaccie; e quale sia questo

dimostrato dalle figurazioni delle urne etru- significato è dimostrato chiaramente dalle

sche estranee ai soggetti gallici, così sarei monete galliche dell'Alto Danubio, riferibili

Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4 Fig. ~>

Monete danubiane.

d'avviso che i torques chigiani e i concomi-
tanti dischetti d'oro provengano da tombe
rovistate. A conferma della destinazione se-
polcrale, posso citare una tomba gallica a
incinerazione rinvenuta in luogo detto Ca-
roggio nel popolo delle Grazie di Satornana
presso Pistoia, la cui suppellettile ora è nel
Museo di Firenze, e che, come altre tombe
galliche edite dal Brizio in Atti della Deput.
di Romagna 1887, tav. VI, offre un determi-
nato numero di bottoni discoidi clipeati di
bronzo, analoghi a quelli di bronzo dorato
del primo ex voto di Telamone da me il-
lustrato in STM, I p. 125 sgg. (figg. 7-9).

Nell'ex voto di Telamone tali bottoni
sono 27, dei quali due maggiori gemelli,
22 mezzani, due gemelli minori ed uno più
piccolo di tutti, bordato come quelli delle Ca-

al IV o V sec. a. C, ed esibenti un torques
celtico preciso a quello chigiano associato
a dei bottoni di carattere indubbiamente
astrale. Riporto a figg. 2-5 quattro di que-
ste monete che il Sheber, Ueb. die sog. Re-
genbogen Schiisselbogen, Monaco 18(50-01 e
dopo di lui, il Soldi-Colbert nella sua opera
La langue sacrée, I Les mystères de la créa-
tion, Paris 1897, p. 3G8 sg., offrirono insieme
con altre dichiarando quivi che il tor-
ques gallico o celtico 2 esprimerebbe l'ar-

') Cfr. Catalogue de méd. gaules de la Bibl. Nat.
pi. VII! sgg.

2) Cfr. gli esemplari d'oro massiccio dell'Irlanda
ed altri di diversa provenienza prodotti dal Soldi-Col-
bert o. c. fig. 215, tutti somiglianti a quello chigiano. No-
tevole è anche il riscontro che il torques gallico presenta
con una rappresentanza di un ago crinale della Pata-
gonia (fig. 213, 3).
 
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