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Wilpert, Joseph
I sarcofagi Cristiani Antichi (Band 2,1): Testo — Rom, 1932

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https://doi.org/10.11588/diglit.2081#0124
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'iiloni.:imi,- del Magi

contiene particolari non comuni o nuovi: i Magi portano,
come raramente (Inv. al., 3), i doni non su piatti, bensì
sulle mani rispettosa menti- velate dalla clamide; essi solio
molto più bassi delle altre figure, il che mostra chiaro lo
scopo dell'artista, di voler far pompa dei cammelli che emer-
gono dal fondo in numero di tre. 1 Magi sono inoltre bar-
bati. Però questo particolare non ini sembrava sicuro, trattan-

dosi d'ui

;, il

dott. Vives, della Biblioteca Hahurs ili Harccllona, fece fa ri-
da un suo amico la verifica sull'originale, onde risulta che il
primo dei Magi ha la harba, il :
guancia, il terzo una barba dipint

Tra la
uomo parli

un bastone nella sinistra
in compagnia dei May
come sul frammento Di:
elegante, e pure qui ir

il pri

» Ma-i.

n po' di peli alla



ip 1. hssa >

Al ibedue 1

atto di preghi,
fra la Cananea

ine pende la tenda,
). La defunta, figura
■a.pero con h palla

i due miracoli euca-

diamo troneggiare sul sarcofago di frascati della prima ir
del secolo IV (j\g. 1). Ricordiamo inoltre una iscrizione in-
castra dans la facadc ile l'cglisc de Vcscronce , la quale-
prova che il monogramma era usitato nelle Gallie
nell'anno 491 (fig. /So). Esso risplende in cima all'epitatìo.
è tempestato di pietre prezios
con la gemma frontale. L'iscrizione si riferisce ad una
giovane religiosa di ventiquattro anni, che, dopo una vita
esemplare, mori il di 28 dicembre: HIC REQVIESC1T IN
PA!CE A1SBERGA PVELLA j DEO PLACITA QVE V1R.
GENALES ACTVS OMNI | ONESTE (per honeslate) CVSTO-
D1ENS | VIXET ANNIS XXIV TR|ANS1ET D,'i«) 1111 infeu-
dai) DEC(Vr™im) \ ~1ND {*<«>'«) XV OL1BRIO IVNliORE
CVNS(ufc)7.

Nella scultura esislono linoni soltanto monumenti gallici,
che rappresentano la scena completa dei Magi in vista della
stella. Il più cospicuo è un sarcofago del Museo di ArUs, a
cinque scomparti-

§ IV. - I Masti in vista della stella.

Dopo aver lascialo Erode, la stella scomparsa riapparve ai
Magi e li condusse al neonato R... dei Giudei. Vidcntcs mi-
teni stellam gav isi su ut gaudio magno valde ■• '. L'importanza
di questo momento non isfuggl agli artisti delle catacombe.
Nel ciclo e tisiologi co della cripta 54 ai Ss. Pietro e Marcellino,
la scena precedente l'adora/ione rappresenta i Magi in vista
della stella, e uno di loro piega il ginocchio per adorarla'.

1 è difatti una stella qualunque, quella che essi vedono,
bensì il monogramma di Gesù (.'risto composto delle lettere
iniziali IcX cioè dei nomi limite Xpttnte. %. Come non
pensare al noto passo della lettera di s. Paolo ai Filippesi
(2, ro); ■ ut in nomine lesu omne genu flcctatur caelestium,
n et infernonuu f

le) sacrosanto nome alla stella non ha bi-
:, poiché Gesù stesso, dopo essersi pro-
clamato .4 et (i), prìmus et novissimi», principiuin et finis •■,
e anche di se; ■ Ego sum... stella splendida et matutina »*.
Dopo questa dichiarazione solenne nulla di strano se, su
n altare merovingio, la stella è fiancheggiata dalle lettere
Air OJ'. La stella che i Magi vedevano sull'affresco del cimi-
tero dcll'Agru Verano ha la forma del monogramma così
detto costantiniano, £, composto delle due prime lettere
I nome XP.tr™.', È noto che questa seconda forma pre-
se sulla prima,più antica. Basta ricordare la famiglia nume-
ra dei sarcofagi rappresentanti \'.-liiaslasis . Ma la forma più
tica del monogramma non scomparve del tutto; la ve-

nerazione, con la stella brillante sopra la testa di Maria e
col bue e l'asinelio nel fondo. La parte inferi.n-
dai tre Magi profondamente commossi per la riapparizione
della stella che li condurrà fino alla dimora del divino in-
fante: ■. Et ecce stella, quam viderant in oriente, antecede-
bai eos, usque dum veniens starei supra. ubi erat pucr » ".
Questo passo trovò nella parte superiore della scena una
espressione quasi letterale; i Magi stessi non potrebbero es-
sere rappresentali meglio; non si sa a chi dei tre dare la
preferenza: il gruppo è di certo un capolavoro della scultura
arelatense ((«1. CLXXKXVI1I, 3).

L'altro rilievo è un grande frammento di sarcofago pari-
mente a cinque scompartimenti, nello stesso Museo e dello
stesso artista, ma in senso inverso ". Ambedue le parli della
 
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