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Wilpert, Joseph
I sarcofagi Cristiani Antichi (Band 2,1): Testo — Rom, 1932

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https://doi.org/10.11588/diglit.2081#0154
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■ IV. il Signore diiì'ii

issimum civihus, porrcctis tribus digitis, Lontra collocata
statua humana comprimerei » '.

Il gesto dei tre « digiti porrceli » passò inosservato, es-
sendo ma] riprodotto sulla copia del Garriteci. Perciò nessun
archeologo lo menziona, nemmeno il de Waal, sebbene sulla

eccellente copia sia mollo bene espresso2.

Il sarcofago di Giunio Basso mostra anche un ottimo
campione del servo coH'atqna. I/artisti! gli ditti- una specie di
pallin lilosofico,
con la lacinia ti-
rata sul.davanti.

provenga dall'arte romana, lo prova il sarcofago scoperto,
pochi anni or sono, nel perimetro della basilica cii S. Va-
lentino, dove la moglie si storce nel fondo accanto ai prae-
torium; essa parla a Pilato, avendo la destra alzata nel gesto
di chi parla (tao. CXXXXVI, z, e fig. 100, p. 169).

La comparizione di Nostro Signore davanti a Pilato è per-
tanto una delle più studiate e Complete scene del ciclo cristo-
logico. Già per questa ragione essa suppone l'età della pace.
Fra quelle della
prima metà del
secolo tv spicca

per

■ da

asciugamano. In



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k.

sul sarcofago dei

conformità del



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i

due fratelli. Dello

pallio, il servo



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1

Stesso tempo sarà

porta anche i







anche quella dei

sandali, come i



F. 199



frammenti di

filosofi. Questo



proprietà del-

particolare è di qualche

mportanza, quando d'un simile l'autore, che conservano ancora

molte tracce d'un colore

servo non s'è conservato

che un piede, come su un fram- rosso con cui erano contornate le figure. Sono frammenti

melilo inedito del Museo

i S. Sebastiano {fig. 199). d'un sarcofago a due zone e, cor

ne sembra, coi ritratti dei

L'edifizio rotondo e merlato, che su! sarcofago di Giunio defunti nel centro, che suppongono le solite scene del sacrì-

Basso si vede nel fondo della scena, raffigura il praelorimn faio d'Abramo e della consegna

della Legge a Mosè. Dei

ìn cui venne condan-



soggetti della zona in-

nato il Signore; lo ri-

>;j]7;>"^|

feriore s'è salvata sol-

corda s, Giovanni3.

tanto la defunta orante

Nell'arte è un edificio

' w^^ÈÉÈ^'-

a capo scoperto presso

tipico, che ha servito

un albero di palma,

agli scultori special-



che formava l'angolo

mente per indicare i

destro. Anche sul la-

mausolei costruiti lun-



teranensc 184. (taso-

go le vie. Come tale

l'iiuoniramino sui mo-



la CXXVIII, 2) Mo-

amenti che r.pprc-



della zona inferiore.

sentano la catechesi di

Gli altri soggetti sa-

s. Filippo e l'ultimo



ranno stati i soliti del

viaggio, cioè quello per

parallelismo fra le sce-

l'altro mondo '.

ne del Signore e di
s. Pietro. Il listello che

l'edilìzio ritorna ance



separava le due zone

su sei tiippresenla/.ioni
della comparizione. La

più importante era sul sarcofago monumentale di Portiere,
da molto tempo distrutto, che conteneva la comparsa più
ricca di figure (tav. CXXXXVIII, 1): tanto il preside quanto
il Signore avevano una scorta di tre soldati con lancie. Fra
questi ultimi si vedevano due donne, senza dubbio la moglie
di Pilato accompagnata da una ancella. I/artista volle cort ciò
alludere al passo di s. Matteo: « Sedente autem ilio (Pilato)
prò tribunali misit ad eum uxor eius, dicens: Nihil tibi et
iusto illi; multa enim passa sum bodie per visum propter
eum «s. Che anche questo particolare, peraltro rarissimo,

e l'orlo superiore 1
strano avanzi d'una
specie di green, oggi molto svanita 'tav. CCXVll, 5),
D'un sarcofago a cinque nicchie gli ultimi scavi a S. Se-
bastiano hanno ridalo un po' più della base eoi piedi dei per-
sonaggi rappresentati (fig. 199), che si possono ricostruire
senza timore di errare, avendo a disposizione la copia, quan-
tunque grossolana, di Hillman ' d'un uguale sarcofago di Ni-
mes (fig. 200). Le due ultime nicchie sono riservate alla com-
parizione. Nostro Signore è fiancheggiato da un milite con
lancia e dal centurione eoi bastone, ben visibile sulla copia.
Il preside, seduto accanto all'assessore, ha davanti l'orologio

(il, 44)1 MlOti

E. P. /,..

n. Sì; Ghumi

tav. VII.





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