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Bertolotti, Antonino: Artisti subalpini in Roma nei secoli XV, XVI e XVII, [2]: appendice
DOI Seite / Zitierlink: https://doi.org/10.11588/diglit.11247#0162
ARTISTI SUBALPINI IN ROMA
155
videlicet duorum suae sanctitatis, aliorum duorum Populi
Romani et reliquorum duorum per eundem Sm D. N. Basi-
licae St Johanis Laleranensis et B. M. maioris de Urbe, ut
moris est de presenti anno donatis appositis (7 8bre 1568) (1).
Se gli esposti mandati di pagamento ci mostrano il Gatti
ricamatore del Papa, della sua sacrestia e del palazzo apo-
stolico, quest'altro ci fa conoscere che il ricamatore doveva
esser anche gioielliere.
« Vi piacerà pagare a M. Flaminio Gatti racamatore di
S. Stà scudi 36 d'oro in oro per il prezzo di oncie 5 1/i de
perle da metter nel cappello che N. S. doverà donare questo
Natale prossimo, secondo il solito.
« 7 Xbre 1569 » (2).
Potrei portare qui ancora molti suoi pagamenti; ma ba-
steranno gli esposti a farlo conoscere. E che fosse soddi-
sfatta la corte papale può darcene prova l'averlo tenuto fino
alla sua morte, che fu tra il maggio e il novembre 1572,
comparendo in questo mese già altro in luogo di lui, nella
contabilità pontifìcia.
Ricamatore e spesso anche pittore era il bandieraio; così
noto un Ambrogio banderaro genovese, che adì 22 di-
cembre 1572, caduto pelle scale nella sua abitazione in
Banchi, si ferì (3).
Stampatori e Musici.
Gian Maria della Spezia a dì 25 novembre 1581 era visi-
tato da un chirurgo, che verificò esser ferito da spada nella
coscia sinistra, per cui morì quasi subito, senza aver tempo
(1) li. 1567-8, fol. 235.
(2) Id. 1568-72, fol. 250.
(3) Liber relationum barberiorum 1572-3, fol. 49.
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videlicet duorum suae sanctitatis, aliorum duorum Populi
Romani et reliquorum duorum per eundem Sm D. N. Basi-
licae St Johanis Laleranensis et B. M. maioris de Urbe, ut
moris est de presenti anno donatis appositis (7 8bre 1568) (1).
Se gli esposti mandati di pagamento ci mostrano il Gatti
ricamatore del Papa, della sua sacrestia e del palazzo apo-
stolico, quest'altro ci fa conoscere che il ricamatore doveva
esser anche gioielliere.
« Vi piacerà pagare a M. Flaminio Gatti racamatore di
S. Stà scudi 36 d'oro in oro per il prezzo di oncie 5 1/i de
perle da metter nel cappello che N. S. doverà donare questo
Natale prossimo, secondo il solito.
« 7 Xbre 1569 » (2).
Potrei portare qui ancora molti suoi pagamenti; ma ba-
steranno gli esposti a farlo conoscere. E che fosse soddi-
sfatta la corte papale può darcene prova l'averlo tenuto fino
alla sua morte, che fu tra il maggio e il novembre 1572,
comparendo in questo mese già altro in luogo di lui, nella
contabilità pontifìcia.
Ricamatore e spesso anche pittore era il bandieraio; così
noto un Ambrogio banderaro genovese, che adì 22 di-
cembre 1572, caduto pelle scale nella sua abitazione in
Banchi, si ferì (3).
Stampatori e Musici.
Gian Maria della Spezia a dì 25 novembre 1581 era visi-
tato da un chirurgo, che verificò esser ferito da spada nella
coscia sinistra, per cui morì quasi subito, senza aver tempo
(1) li. 1567-8, fol. 235.
(2) Id. 1568-72, fol. 250.
(3) Liber relationum barberiorum 1572-3, fol. 49.