Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma (8.1880)

2t25

UN' ANTICA STELE VOTIVA
CON MINERVA DI ALTORILIEVO
AVENTE SUL CAPO LA GORGONE

(Tav. XIX-XX)

Tra le numerose e antiche opere d'arte che la guerriera
figlia eli Giove ne rappresentano, pregevolissima è senz'altro
questa di cui ora prendo a discorrere, sì pel modo al tutto sin-
golare onde la dea vi è ritratta, sì per una certa diligenza e mor-
bidezza dello scalpello '.

Si compone essa di una stele marmorea a base attica, e
rastremata verso la parte superiore, adorna in ambidue i lati da
un' ansa condotta a guisa di voluta, sotto la quale havvene una
seconda affatto semplice e di forma rettangola. Fa coronamento
a cotesta marmorea stele una elegante cimasa \ Nella sua parte
anteriore veggiamo espresso di altorilievo il busto di Minerva,
il cui volto in vero bellissimo, sebbene nelle gote alquanto
ripieno, conserva ciò non ostante quell'ovale puro e grazioso, pro-
prio al più bel fiorire della giovinezza. Il mento vigoroso e un poco
sporgente imprime alla fisionomia una certa aria .di severità,

1 Tav. XIX-XX n. 1, 2, 3.

2 Nell'eseguire suITEsquilino gli sterri per aprire la nuova via Principe
Eugenio (una volta, vigna Belardi) tornò in luce l'antica linea di sepolcri
già discoperti alcuni anni or sono nella vigna di proprietà della Compagnia
Fondiaria, e là insieme con molte iscrizioni, urne, vasi cinerari ecc., fu dis-
seppellita, il giorno 23 dicembre 1879, la stele di cui qui trattiamo. La sua
scoperta venne notata nel volume dell'anno 1880 di questo stesso Bullettino
alle pag. 15, n. 163; e 292, d. 4. Piano della cimasa o capitello m. 0,26 X 0,14.
Sulla cimasa havvi un incavo rettangolo. La base è di m. 0,31 X 0)18- Altezza
totale del pilastrino m. 0,59.