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Di una pianta di Roma
DI UNA PIANTA LI BOMA
dipinta da Taddeo di Bartolo nella cappella interna
del palazzo del Comune di Siena (a. 1413-1414)
(Tav. III. IV)
Il sig. comm. De Eossi, divulgando, ora sono pochi anni, i
suoi studi sopra le piante di Eoma dai tempi più remoti insino
a tutto il secolo XV, ha espresso il pensiero, che, destata l'at-
tenzione sopra le rappresentanze icnografiche della città nel medio
evo e nell'età del rinascimento, facilmente si sarebbero trovati
altri documenti da porre in aggiunta ai consimili da lui pu-
blicati, ed ha invitato i dotti ad accingersi a tale ricerca 1. Al-
l'invito ha risposto testé il eh. sig. Muntz, mettendo in luce una
veduta di Eoma, dipinta nel 1465 da Benozzo G-ozzoli, nella
città di S. Giminiano, vicino a Siena, nel fondo di un affre-
sco che esprime s. Agostino il quale si diparte per recarsi a
Milano \ A noi ora è dato di offerire ai lettori del Bullettino
una rappresentanza più antica e di gran lunga più importante,
dovuta anch'essa ad un dipintore toscano, e rimasta si può dire
inosservata, benché esistente nella città stessa di Siena, in fra gli
affreschi pregevoli e molto studiati del palazzo comunale. Noi
diciamo della pianta di Eoma, ritratta, col mezzo della eliotipia,
nella tavola doppia III-IV, da un grande dipinto sul muro, nel
quale la città è figurata a volo di uccello entro un disco che
1 Piatile icnografiche e prospettiche di Roma anteriori al secolo XVI.
Roma 1879, p. V.
3 Notice sur un pian inèdit de Rome au XVe siècle [extrait des procès-ver-
baux de la Société nalionale des Anliquaires de trance. Séance du 21 Avril 1880).
Di una pianta di Roma
DI UNA PIANTA LI BOMA
dipinta da Taddeo di Bartolo nella cappella interna
del palazzo del Comune di Siena (a. 1413-1414)
(Tav. III. IV)
Il sig. comm. De Eossi, divulgando, ora sono pochi anni, i
suoi studi sopra le piante di Eoma dai tempi più remoti insino
a tutto il secolo XV, ha espresso il pensiero, che, destata l'at-
tenzione sopra le rappresentanze icnografiche della città nel medio
evo e nell'età del rinascimento, facilmente si sarebbero trovati
altri documenti da porre in aggiunta ai consimili da lui pu-
blicati, ed ha invitato i dotti ad accingersi a tale ricerca 1. Al-
l'invito ha risposto testé il eh. sig. Muntz, mettendo in luce una
veduta di Eoma, dipinta nel 1465 da Benozzo G-ozzoli, nella
città di S. Giminiano, vicino a Siena, nel fondo di un affre-
sco che esprime s. Agostino il quale si diparte per recarsi a
Milano \ A noi ora è dato di offerire ai lettori del Bullettino
una rappresentanza più antica e di gran lunga più importante,
dovuta anch'essa ad un dipintore toscano, e rimasta si può dire
inosservata, benché esistente nella città stessa di Siena, in fra gli
affreschi pregevoli e molto studiati del palazzo comunale. Noi
diciamo della pianta di Eoma, ritratta, col mezzo della eliotipia,
nella tavola doppia III-IV, da un grande dipinto sul muro, nel
quale la città è figurata a volo di uccello entro un disco che
1 Piatile icnografiche e prospettiche di Roma anteriori al secolo XVI.
Roma 1879, p. V.
3 Notice sur un pian inèdit de Rome au XVe siècle [extrait des procès-ver-
baux de la Société nalionale des Anliquaires de trance. Séance du 21 Avril 1880).