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Bullettino della Commissione Archeologica Comunale di Roma — 8.1880

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Castellani, Augusto: La lettiga capitolina
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https://doi.org/10.11588/diglit.13202#0218
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214

La lettiga capitolina

LA LETTIGA CAPITOLINA

(Tav. XV-XVIII)
I.

Nel 1874, in uno degli scavi fatti all'Esquilino per lo stabi-
limento dei nuovi quartieri, si rinvennero gli avanzi di un edificio
incendiato, le cui ruine erano state ricoperte con terra di scarico.
A qualche metro di profondita era il pavimento di una sala sul -
quale, entro uno strato di macerie carbonizzate, ritrovaronsi armi
di ferro, frammenti di metallo e di terracotte, frammisti ad ossa
umane, che palesemente mostravano di aver sofferto l'azione
del fuoco. Sembra che ivi accadesse un qualche terribile fatto,
causa di total distruzione degli uomini e delle cose.

Eaccolti quei frammenti, per cura della Commissione ar-
cheologica comunale, e portati in Campidoglio, io vidi essercene
moltissimi di bronzo, cioè strisele, o bande intarsiate di argento e
di rame ; testate da guanciale con placche, pur intarsiate d'ar-
gento; teste di tigri e di putti in alto rilievo; due Sileni in forma
di Telamoni di finissimo lavoro; teste di stanghe rotonde ter-
minate in protome femminile di alto rilievo; oltre a moltissimi
anelli, viere, uncini, ed altri svariati guernimenti metallici.

Enumerai allora tutte le diverse parti, adunai quelle simili,
e cominciai un accurato esame, per conoscere a quale arredo aves-
ser potuto servire quegli avanzi preziosi; chè tali erano senza
fallo per merito d'arte e per l'antichità loro.

Non aveano certamente costituito un letto, perocché erano
in assai maggior numero di quello che avrebbe richiesto la strut-
tura di esso. Oltre le striscie, da potersene guernire le sponde,
 
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