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DESCEIZIONE EAGIOIATA

DEL CEMETERO DI CALLISTO

PUBLICATO IN QUESTO VOLUME

:

La seguente ragionata e progressiva descrizione delle prime tre aree callistiane serve di
base tanto al mio testo architettonico, quanto all' archeologico del mio fratello, il quale ha
inserito ai debiti luoghi tutte le osservazioni proprie del suo tema. Le lettere e le cifre nu-
meriche sono segnate nella pianta speciale tav. LUI - LIV, fig. 1. Sopra questa figura sono
conservate le linee dei quadrati e le lettere dei medesimi secondo il sistema della pianta ge-
nerale della tavola ultima, acciò il lettore possa riconoscere i tre ipogei incorporati alla grande
necropoli; la quale non solo li circonda, ma loro si soprappone e sottostà. Perciò ne nella
pianta della tav. LUI sono disegnate né nella descrizione analizzate le parti non spet-
tanti alle tre predette regioni cemeteriali. Della determinazione delimiti e delle relazioni di
questi ipogei colle parti soppresse è stato reso ampio conto nel testo architettonico. In
quanto al sistema dei segni e dei termini adoperati debbo avvertire , che colle parole ta-
glio moderno o rottura moderna intendo sempre le aperture irregolari e devastatrici fatte dai
fossori o dai cercatori di antichità prima che fosse istituita la Commissione di sacra archeo-
logia, la quale colla direzione data agli scavi fece cessare siffatti guasti. Colle parole poi co-
struzioni o rislauri moderni designo sempre i lavori d'opera muraria fatti per cura della pre-
lodata Commissione e diretti con intelligenza e con studio di non alterare lo stato del mo-
numento dal valente architetto signor cav. Francesco Fontana.

I segni (cioè lettere e numeri) indicanti le parti della icnografia sono ripetuti nelle orto-
grafie delle tav. LI - HI. Nel citare il nostro testo ho indicato la sola, pagina per la mia
analisi architettonica, ed ho specificato libro e pagina per le discussioni archeologiche.

Finalmente se il lettore noterà qualche differenza fra l'icnografia nella tav. LUI e quella
della tavola ultima non ne prenda meraviglia; perocché l'ultima è già stampata da molto tempo,
mentre la figura 1 della tav. LUI è arricchita delle scoperte fatte nelle escavazioni e nelle
indagini anche recentissime. Nulla dico poi intorno al sistema ed al grado di esattezza delle
mie tavole topografiche, avendo sopra questo punto scrupolosamente informato i lettori nel
primo volume di questa opera ; e le avvertenze quivi fatte intendo ripetere nel secondo
volume.

Scala primitiva e primo ambulacro della principale
regione del cemetero di Callisto: nella tavola LI-LII
la figura 1 ne rappresenta la sezione del lato sini-
stro, e nella tav. LIII-LIV se ne vedono l'icno-
grafia completa nella figura 1, e nelle seguenti le
icnografie successive dei diversi periodi dell'esca-
vazione. La scala fu superficialmente esplorata
nell'anno 1854, e poi fino al fondo sterrata nel
Maggio 1865. In altri tempi ne era stato fatto il
solito barbaro saccheggio. Ai giorni del Boldetti
e del Marangoni fu veduta e riaperta (vedi lib. I
pag. 5). Ha l'ingresso volto all'oriente e sboccava
a fianco del diverticolo appio-ardeatino. Nella pianta

è delineato a puntini il principio della scala, per-
chè è demolito e solo dalla inclinazione del ram-
pante ne ho potuto calcolare la lunghezza; e perciò
l'ortografia tav. LI-LII n. 1 da capo è interrotta.
I primi ruderi appajono 3 metri sotto la superficie
del suolo , e scendono a circa 12 metri sotterra.
Le pareti laterali da principio sono costruite di tufi
e mattoni, nel rimanente tagliate nella viva roccia.
Lungo questo descenso vediamo le tracce di almeno
due lavori diversi. Nel primo impianto la scala ebbe
gradini lastricati di marmo e pareti coperte di fi-
nissimo stucco levigato e dipinto a sottili fascie di
ottimo colore rosso. Non è chiaro se molti loculi
 
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