archeologia e belle arti
Baudi di Vesme, presidente della Società, cultore esimio
delle classiche letterature, nell' illustrazione degli antichi
monumenti dottissimo, nella conoscenza del diritto romano
e medioevale a niuno secondo. Operosissimo in tutta la
sua vita consacrata agli studii, moriva il 4 marzo, lasciando
un vuoto tra i colleghi, che tanto si valsero dell'opera sua
e de' suoi consigli. Dopo pochi mesi (21 luglio), cessava di
vivere l'illustre archeologo conte Giancarlo Conestabile da
Perugia, che trovandosi in Torino nell'anno 1874 aveva
cooperato alla costituzione della Società.
A norma dello statuto e per provvedere ai bisogni
scientifici della Società di Archeologia e Belle Arti ven-
nero nominati (nell'adunanza del 10 maggio) i signori:
March. Emanuele Tapparelli d'Azeglio,
Cav. Angelo Angelucci,
Dottor Ermanno Ferrerò.
Allargando quindi il numero dei soci corrispondenti,
dai quali la Società ha ricevute e riceve comunicazioni
di scoperte avvenute in alcuni luoghi della provincia, o
n'ebbe scritti e memorie di arte e di archeologia, no-
minò nella stessa adunanza i signori:
Cav. Antonino Bertolotti, dell'Archivio di Stato Romano,
Bar. Giuseppe Manuel di S. Giovanni, residente a Dronero,
Avv. Giovanni Minoglio.
All'Ufficio di Presidente della Società fu chiamato il
comm. Gaspare Gorresio, confermato a vicepresidente il
comm. Ercole Ricotti, e a segretario il sottoscritto.
Torino, gennaio 1878.
A. FABRETTI.
Baudi di Vesme, presidente della Società, cultore esimio
delle classiche letterature, nell' illustrazione degli antichi
monumenti dottissimo, nella conoscenza del diritto romano
e medioevale a niuno secondo. Operosissimo in tutta la
sua vita consacrata agli studii, moriva il 4 marzo, lasciando
un vuoto tra i colleghi, che tanto si valsero dell'opera sua
e de' suoi consigli. Dopo pochi mesi (21 luglio), cessava di
vivere l'illustre archeologo conte Giancarlo Conestabile da
Perugia, che trovandosi in Torino nell'anno 1874 aveva
cooperato alla costituzione della Società.
A norma dello statuto e per provvedere ai bisogni
scientifici della Società di Archeologia e Belle Arti ven-
nero nominati (nell'adunanza del 10 maggio) i signori:
March. Emanuele Tapparelli d'Azeglio,
Cav. Angelo Angelucci,
Dottor Ermanno Ferrerò.
Allargando quindi il numero dei soci corrispondenti,
dai quali la Società ha ricevute e riceve comunicazioni
di scoperte avvenute in alcuni luoghi della provincia, o
n'ebbe scritti e memorie di arte e di archeologia, no-
minò nella stessa adunanza i signori:
Cav. Antonino Bertolotti, dell'Archivio di Stato Romano,
Bar. Giuseppe Manuel di S. Giovanni, residente a Dronero,
Avv. Giovanni Minoglio.
All'Ufficio di Presidente della Società fu chiamato il
comm. Gaspare Gorresio, confermato a vicepresidente il
comm. Ercole Ricotti, e a segretario il sottoscritto.
Torino, gennaio 1878.
A. FABRETTI.