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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 2.1878

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Bertolotti, Antonino: Artisti subalpini in Roma nei secoli XV, XVI e XVII, [2]: appendice
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https://doi.org/10.11588/diglit.11247#0164

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ARTISTI SUBALPINI IN ROMA

157

Fratelli, con due ferite, una nel petto vicino alla gola, l'altra
nel labbro superiore. Interrogato su queste, con giuramento
deponeva:

« Stando io a Ripa assieme con un Bartolomeo Avan-
zino genovese, il quale senza dirmi altro è venuto alla volta
mia con un pugnale e mi ha ferito come se uede di dua
ferite.

« Io credo che mi habbia dato perchè lui ha hauto a
male che io ho fatto venire una barcha di pietre; et mi
immagino sia per questo, perchè lui è andato dicendo che
io uiueua et lui andaua a spasso.

« A questo è stato presente il cocchiere di monsignor
Stella et altre genti che io non conosco » (1).

Guarì, ma un' altra disgrazia doveva accadergli quattro
anni dopo, cioè a dì 3 settembre 1606: cadde di cavallo,
fracassandosi la spalla destra e due costole. Il chirurgo nel
visitarlo dichiarava esservi pericolo di vita (2).

Il Casella era allora architetto del Papa ed abitava in
Piazza S. Giovanni oltre il Palazzo del Rmo Malvasia.

Essendo dichiarato architetto papale nella relazione del
chirurgo, doveva aver del merito per aver avuto tale carica; e
perciò sono ben contento di trarlo dall'obblio, in cui giacque,
non essendo registrato dal Soprani, nè dal Zani.

Il compaesano Avanzino che lo ferì per gelosia era anche
un ingegnere od architetto.

Quando l'archivio criminale mi fece conoscere la loro pa-
tria ricorsi a quello finanziario, e queste poche partite trovate
mostrano che avevano una stessa impresa, indi la gelosia.

« 14 julii 1600 soluat Bartholomeo Auan\ino scuta 500
moneta; quce ei persolui mandanti ad computum pretti pa-

(1) Lìb. relationum Barberiorum 1601-2, fol. 117.

(2) Id. 1606, fol. 38.
 
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