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Atti della Società di Archeologia e Belle Arti per la Provincia di Torino — 2.1878

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Fabretti, A.: Atti della Società (1878)
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https://doi.org/10.11588/diglit.11247#0255

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242 archeologia e belle arti

che confina colla strada provinciale; e in tre mesi di lavoro
(dal 12 agosto al 5 ottobre) furono messe allo scoperto le
fondamenta di varii edificii, riconosciuto l'andamento di
alcuni acquedotti, ed acquistati molti oggetti in terracotta
e in bronzo, quasi tutti in frammenti. Si raccolsero circa
sessanta monete imperiali, e venne fuori una piccola lapide,
al certo pregevolissima, che ricorda il culto delle Matrone,
penetrato anche tra gl'Industriensi. È la seguente:

C • ERBONI[VS] Caius Erbonius

C • L • RVTVNDVS Caii libertus Rutundus

llllli ■ VIR • sexvir

M • V • S • L • M Matronis votum solvit libens merito

La relazione di questo e dei precedenti scavi di Monteu
da Po verrà inchiusa in uno scritto intitolato L'antica città
d'Industria, detta prima Boditicomago, e i suoi monumenti,
di cui si prepara la stampa, accompagnata da molte tavole
litografiche.

Più felici riuscirono le escavazioni iniziate verso la metà
di ottobre a Palazzolo Vercellese, ove il sottoscritto ebbe a
scoprire un'antica necropoli romana, ricchissima di vasi di
vetro, per forme e colori svariatissimi; ai quali si aggiunsero
molti bastoncini, pur di vetro, quasi tutti a spirale e colo-
rati, destinati ad ornamento muliebre. Vennero alla luce non
pochi specchi di bronzo conservatissimi, e molte lucerne
coi bolli dei fabbricanti, Atimeti, Communis e Comuni,
C. Dessi, Fortis, Menander, Odavi, Pastor, Phoe-
taspi, Saturni, Strobili, Thalli: una di queste al co-
mune cognome fortis aggiunge nell'orlo superiore le lettere
a stampo l . septimi. Una lucerna ornata di bassorilievo, di
fabbrica diversa dalle precedenti, reca il nome fufici, ed
un'altra portava tuttora il lucignolo di fili di amianto. Ne
 
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