EDIFICI! E MONUMENTI NAZIONALI DEL PIEMONTE
267
IV. Sacra di S. Michele.
Sacra di S. Michele, abbazia e fortilizio antico, di proprietà dello
Stato, con la chiesa affidata agli abati Rosminiani, alla quale accorrono
sempre gli abitanti delle prossime vallate.
Sebbene la sua fondazione risalga al secolo ix, è appariscente il
carattere dei secoli xn, xni e xiv in alcune parti dell'edificio aggiunte
successivamente.
L'importanza storica di questo monumento, considerato come uno
dei più insigni dell'alta Italia, è grandissima. Costrutto sul ciglione del-
l'altissimo monte Pirchiriano, esso forma la maraviglia del colto visi-
tatore : vi si scorgono varii stili di architettura medioevale, secondo le
varie epoche, nelle quali subì aggiunte e restauri. Grandioso è lo sca-
lone che dà accesso al tempio : il peristilio superiore è composto di
arcate sorrette da colonne con capitelli cfel gusto il più eletto e il più
svariato, d'interesse sommo per l'architetto e per ogni cultore delle
belle arti. Bellissima la porta d'ingresso, che è assai ben conservata;
ma l'interno del tempio fu adulterato da restauri di cattivo gusto,
eccettuata la cappella mortuaria dei Reali di Savoia, che è lavoro pre-
gevolissimo, ordinato da re Carlo Alberto e compiuto sotto gli auspici
del conte Cibrario. In una parte dell' edificio, abbandonata stanno af-
freschi murali di vivo interesse, tanto storico che artistico, per il ca-
rattere dei costumi che vi sono rappresentati e che accennano a fatti
storici tradizionali dell'edificio.
Nella chiesa esistono due dipinti classici; il primo, che dicesi di
Macrino, osservasi nella navata a destra, sull'altare di fondo ; l'altro, di
maggior rilevanza e sommamente pregevole, sta in una cappella pri-
vatissima detta degli Esercirti dei monaci, opera di Defendente De-
ferrari da Chivasso : è a forma di trittico, e rappresenta in mezzo la
Madonna col bambino con corona di angioli, a destra S. Giorgio, e
a sinistra due vescovi in orazione. Il grande valore di quest' opera è
tale da reclamare le cure del governo, affinchè non soggiaccia a smar-
rimento (1) (Biscarra).
Veggansi le opere : Storia dell'Abbadia di S. Michele della Chiusa
per l'abate Gustavo dei conti Avogadro di Valdengo (Novara 1837) —
(1) L'estensore di questo cenno ebbe la ventura di farne un disegno per servire ad una
pubblicazione edita poi nella Rivista artistica di Parigi L'Art, 1877.
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IV. Sacra di S. Michele.
Sacra di S. Michele, abbazia e fortilizio antico, di proprietà dello
Stato, con la chiesa affidata agli abati Rosminiani, alla quale accorrono
sempre gli abitanti delle prossime vallate.
Sebbene la sua fondazione risalga al secolo ix, è appariscente il
carattere dei secoli xn, xni e xiv in alcune parti dell'edificio aggiunte
successivamente.
L'importanza storica di questo monumento, considerato come uno
dei più insigni dell'alta Italia, è grandissima. Costrutto sul ciglione del-
l'altissimo monte Pirchiriano, esso forma la maraviglia del colto visi-
tatore : vi si scorgono varii stili di architettura medioevale, secondo le
varie epoche, nelle quali subì aggiunte e restauri. Grandioso è lo sca-
lone che dà accesso al tempio : il peristilio superiore è composto di
arcate sorrette da colonne con capitelli cfel gusto il più eletto e il più
svariato, d'interesse sommo per l'architetto e per ogni cultore delle
belle arti. Bellissima la porta d'ingresso, che è assai ben conservata;
ma l'interno del tempio fu adulterato da restauri di cattivo gusto,
eccettuata la cappella mortuaria dei Reali di Savoia, che è lavoro pre-
gevolissimo, ordinato da re Carlo Alberto e compiuto sotto gli auspici
del conte Cibrario. In una parte dell' edificio, abbandonata stanno af-
freschi murali di vivo interesse, tanto storico che artistico, per il ca-
rattere dei costumi che vi sono rappresentati e che accennano a fatti
storici tradizionali dell'edificio.
Nella chiesa esistono due dipinti classici; il primo, che dicesi di
Macrino, osservasi nella navata a destra, sull'altare di fondo ; l'altro, di
maggior rilevanza e sommamente pregevole, sta in una cappella pri-
vatissima detta degli Esercirti dei monaci, opera di Defendente De-
ferrari da Chivasso : è a forma di trittico, e rappresenta in mezzo la
Madonna col bambino con corona di angioli, a destra S. Giorgio, e
a sinistra due vescovi in orazione. Il grande valore di quest' opera è
tale da reclamare le cure del governo, affinchè non soggiaccia a smar-
rimento (1) (Biscarra).
Veggansi le opere : Storia dell'Abbadia di S. Michele della Chiusa
per l'abate Gustavo dei conti Avogadro di Valdengo (Novara 1837) —
(1) L'estensore di questo cenno ebbe la ventura di farne un disegno per servire ad una
pubblicazione edita poi nella Rivista artistica di Parigi L'Art, 1877.