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Nr. 1
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DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA
39
Naturalmente di siffatti malefica non troviamo giammai
traccia nelle tombe dei Cristiani; i quali da ogni atto di magia
aborrivano, anzi li combattevano per virtù di esorcismi. Oggi
troviamo per la prima volta una lamina plumbea letterata cri-
stiana; essa non fu rotolata, ma affissa, come dimostrano i fori
dei chiodi ai quattro angoli. E stata scoperta presso Traù di
Dalmazia sopra una collina vicina alla città; e per buona ven-
tura è capitata alle mani delch. sig. prof. Simeone Ljubic, di-
rettore del museo nazionale di Zagabria. E scritta da ambi i
lati in corsivo latino non facile a leggere, simile a quello dei
papiri ravennati del secolo VI. Il predetto archeologo ne ha
inviato un esemplare fotografico al eh. sig. prof. Detlèfsen, e
poi uno a me. La lode della prima lettura è tutta dell'illustre
Detlèfsen ; pochissimo io ho potuto migliorarla; il sig. Ljubic
esaminando attentamente V originale ne ha fatto l'ultima revi-
sione; e le tre letture ha testé pubblicato in Zagabria col fac-
simile della lamina '. Senza questo disegno è impossibile dare
una nozione esatta di siffatto cimelio fino ad ora unico nel
genere suo. Mancando oggi il tempo di qui riprodurlo, ne di-
vulgherò soltanto il testo, quale dalle tre letture risulta. 4* In
nomine domini jesu cristi denontio Ubi inmondissime spirete
tartaruce quem angelus gabriel de catenis igneis religavfitj
qui habet decemilia barbar....... (po)st resurrectione vinist(i) in
gallica ibi te ordinavit i(n) silvestria loca collemontia opteneres
ut ne hominebus ........... aut tunc demum ore grandene invo-
cares vede ergo inmondissime spirete tartaruce ut ubicongua
nomen domini aucliveres vel scriptura cognoveres non 4" 2
(eas) ubi velles nocere (sed) inde habias...... ignis fluvio quem
transire non potuisti requesitus quare transìre non potuìsti
dixisti quia ibi ignis aranea ignifera corret et ubiconqua sem-
1 Vieslnik narodnoga zemaljskoga muzeja u Zagrebu, 1871 p. 147-153,
228-230.
2 Questa croce chiude la prima pagina della lamina.
39
Naturalmente di siffatti malefica non troviamo giammai
traccia nelle tombe dei Cristiani; i quali da ogni atto di magia
aborrivano, anzi li combattevano per virtù di esorcismi. Oggi
troviamo per la prima volta una lamina plumbea letterata cri-
stiana; essa non fu rotolata, ma affissa, come dimostrano i fori
dei chiodi ai quattro angoli. E stata scoperta presso Traù di
Dalmazia sopra una collina vicina alla città; e per buona ven-
tura è capitata alle mani delch. sig. prof. Simeone Ljubic, di-
rettore del museo nazionale di Zagabria. E scritta da ambi i
lati in corsivo latino non facile a leggere, simile a quello dei
papiri ravennati del secolo VI. Il predetto archeologo ne ha
inviato un esemplare fotografico al eh. sig. prof. Detlèfsen, e
poi uno a me. La lode della prima lettura è tutta dell'illustre
Detlèfsen ; pochissimo io ho potuto migliorarla; il sig. Ljubic
esaminando attentamente V originale ne ha fatto l'ultima revi-
sione; e le tre letture ha testé pubblicato in Zagabria col fac-
simile della lamina '. Senza questo disegno è impossibile dare
una nozione esatta di siffatto cimelio fino ad ora unico nel
genere suo. Mancando oggi il tempo di qui riprodurlo, ne di-
vulgherò soltanto il testo, quale dalle tre letture risulta. 4* In
nomine domini jesu cristi denontio Ubi inmondissime spirete
tartaruce quem angelus gabriel de catenis igneis religavfitj
qui habet decemilia barbar....... (po)st resurrectione vinist(i) in
gallica ibi te ordinavit i(n) silvestria loca collemontia opteneres
ut ne hominebus ........... aut tunc demum ore grandene invo-
cares vede ergo inmondissime spirete tartaruce ut ubicongua
nomen domini aucliveres vel scriptura cognoveres non 4" 2
(eas) ubi velles nocere (sed) inde habias...... ignis fluvio quem
transire non potuisti requesitus quare transìre non potuìsti
dixisti quia ibi ignis aranea ignifera corret et ubiconqua sem-
1 Vieslnik narodnoga zemaljskoga muzeja u Zagrebu, 1871 p. 147-153,
228-230.
2 Questa croce chiude la prima pagina della lamina.