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BOLLETTINO
L'INDICE ANTICHISSIMO DEI CIMITERI ROMANI
IN UN ESEMPLARE DEL SECOLO XI.
I monumenti dell'Africa e della Spagna m' hanno menato
assai lungi da Roma; le cui sacre memorie ed i cui monumenti,
benché non sieno il tema unico del mio Ballettino, sono però
il centro ed il fondamento degli studii intorno la cristiana
archeologia dei primi secoli. A questo grande centro dei nostri
studii mi riconduce una scoperta testé comunicatami dal eh. sig.
avv. Giorgi: il valore della quale io più di molti altri (absit
invidia verbo) al suo giusto peso e vero prezzo potrò stimare. Il
seguente breve esposto darà ragione delle mie parole; e dell'esor-
dio, che di poca modestia sembra peccare.
Nel tomo I della Roma sotterranea (p. 130 e segg.) inda-
gando le fonti e criticamente pesando i documenti fondamentali
della storica topografia e nomenclatura dei suburbani cimiteri, ho
assegnato il primo posto ad un antichissimo indice; la cui esistenza
medesima ed il cui testo potrei dire avere più divinato che tro-
vato. Una confusissima serie dei nomi corrotti d'alquanti cimiteri
romani con strane ed inaudite indicazioni di luoghi edita nel 1510
dall' Alberimi, nel libro De mirabilibus novae et veteris Urbis
Romae, fu creduta dal Bosio opera dell'editore e documento
dei tempi di Giulio II; dal quale poco o niun utile potè cavare.
10 ho dichiarato, che in quel garbuglio giace storpiato e mutilo
11 più antico e prezioso indice topografico dei cimiteri primitivi
della chiesa romana; compilato in Roma medesima al più tardi
nel secolo sesto ed aggiunto alla autentica Notitia regionum del-
l'eterna città. Il sistema di sua redazione, che gli dà pregio
BOLLETTINO
L'INDICE ANTICHISSIMO DEI CIMITERI ROMANI
IN UN ESEMPLARE DEL SECOLO XI.
I monumenti dell'Africa e della Spagna m' hanno menato
assai lungi da Roma; le cui sacre memorie ed i cui monumenti,
benché non sieno il tema unico del mio Ballettino, sono però
il centro ed il fondamento degli studii intorno la cristiana
archeologia dei primi secoli. A questo grande centro dei nostri
studii mi riconduce una scoperta testé comunicatami dal eh. sig.
avv. Giorgi: il valore della quale io più di molti altri (absit
invidia verbo) al suo giusto peso e vero prezzo potrò stimare. Il
seguente breve esposto darà ragione delle mie parole; e dell'esor-
dio, che di poca modestia sembra peccare.
Nel tomo I della Roma sotterranea (p. 130 e segg.) inda-
gando le fonti e criticamente pesando i documenti fondamentali
della storica topografia e nomenclatura dei suburbani cimiteri, ho
assegnato il primo posto ad un antichissimo indice; la cui esistenza
medesima ed il cui testo potrei dire avere più divinato che tro-
vato. Una confusissima serie dei nomi corrotti d'alquanti cimiteri
romani con strane ed inaudite indicazioni di luoghi edita nel 1510
dall' Alberimi, nel libro De mirabilibus novae et veteris Urbis
Romae, fu creduta dal Bosio opera dell'editore e documento
dei tempi di Giulio II; dal quale poco o niun utile potè cavare.
10 ho dichiarato, che in quel garbuglio giace storpiato e mutilo
11 più antico e prezioso indice topografico dei cimiteri primitivi
della chiesa romana; compilato in Roma medesima al più tardi
nel secolo sesto ed aggiunto alla autentica Notitia regionum del-
l'eterna città. Il sistema di sua redazione, che gli dà pregio