Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

Bullettino di archeologia cristiana — 3.Ser. 3.1878

DOI Heft:
Nr. 3
DOI Artikel:
Monumento dei martiri storici di Salona: e sepolcreto cristiano di quella città
DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.18565#0114
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
108

BULLETTINO

a s. Doimo ci danno indizio 1. E che l'area quivi circostante al
santuario dei martiri sia stata il principale antico cimitero
della chiesa salonitana, e debba essere appellata cimitero di
s. Domnione, già per gli scavi del 1847 se ne avvide il loro be-
nemerito direttore Francesco Carrara. Il quale dapprima scoprì il
bellissimo battistero di Salona, presso le mura settentrionali della
città \ Contigua al battistero dee essere stata la chiesa catte-
drale : ed in fatti ne ha ravvisato le vestigia l'illustre sig. prof.
Conze 3. Indi poco lungi, ma fuori delle mura, fu il sepolcro
dei ss. Domnione ed Anastasio. Ed il Carrara ne descrisse il
luogo con le osservazioni seguenti. « Più volte avevo osservato
« presso al sacello (di s. Doimo) qualche dispersa traccia di
« sepolcri antichi. Supposi che la pietà dei Cristiani certa-
« mente non avrebbe trascurato di piantarvi un cimitero... ;
« nò m'ingannai. In breve ora rinvenni nove arche sepolcrali ;
« quale murata a cemento in terra, quale scavata nella roc-
« eia; tutte chiuse con una grossa lastra di pietra greggia,
« poggiata o sul volto di cotto, o sui fianchi della fossa.
« Eravi un solo sarcofago, a cassone, con coperchio a doppia
« pendenza e orecchioni- agli angoli. Tutto ciò per altro era
« stato violato 4 ». Questa descrizione dimostra, che quel cimitero
non fu sotterraneo; ma del sistema delle aree all'aperto cielo,
tanto da me illustrato e nel Bullettino e nella Roma sotterranea,
massime nel libro terzo del terzo volume. Vero è che il Carrara
prosegue descrivendo « una celletta mortuaria inviolata », che

1 Glavinic, 1. c. p. XLIX n. 33.

2 V. Carrara, Scavi di Salona a. 1851 (in Wiener Denkscriflen II, P. II
tav. 2); Fr. Lanza, Monum. Salon. ined. (nelle Meni. cit. di Vienna t. VII
p. 19 tav. 2); Garriteci, Arte crist. tav. 278; Martigny, nella Gazette arch. 1878
p. 130, 131.

8 Conze, Rómùohe Bildwerka einheimischen Fundorls in Oesterreioh,
lleft I Wien 1872 p. 17 (dal tomo XXII delle Meni. cit. dell'accad. di Vienna,
Classe Pilos. Stor.).

4 Carrara, 1. c. p. 131 e segg.
 
Annotationen