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Bullettino di archeologia cristiana — 3.Ser. 3.1878

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Nr. 4
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Pergamena epigrafica entro un reliquiario dei tempi di Carlo Magno in Aquisgrana
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https://doi.org/10.11588/diglit.18565#0164
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DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA

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Nella medesima pergamena è premesso all'epitafio del ve-
scovo Spes un altro testo epigrafico; che con la memoria di Spes
non ha veruna attinenza, e dee essere stato trascritto da una
pietra contigua al sepolcro di lui. Il testo parla d'un nobile
fanciullo Tullio Anatolio Artemio sepolto l'anno 384; quando il
vescovo Spes era vivente. L'epitafio stava probabilmente a capo
dell' urna del vescovo ; e rispetto a questa ed alla sua epigrafe
nella posizione medesima, che i due testi ci offrono nella per-
gamena. Il sig. canonico Kessel testifica, che delle reliquie del fan-
ciullo ninna traccia è stata rinvenuta nella teca eburnea, niuna
memoria nell'archivio del tesoro di Aquisgrana. Non v' è adunque
ombra di indizio, che il fanciullo Tullio Anatolio Artemio sia
stato per errore creduto un martire ; e le sue reliquie siano state
perciò levate dal sepolcro e venerate. L'epigrafista del secolo di
Carlo Magno trascrisse nella sua pergamena anche l'epigrafe del
fanciullo, perchè contigua e superiore a quella del vescovo Spes ;
e perchè cominciando con le parole Accipite sancii, la stimò al-
ludente ai santi deposti nella chiesa cimiteriale di Spoleto, donde
allora si estraevano le reliquie del santo Spes. La copia conserva
accuratamente non solo le sigle ma eziandio i monogrammi ed
i segni diversi della croce e elei nome di Cristo e delle inter-
punzioni. Essa è novella prova dello studio epigrafico del ve-
tusto trascrittore. L'epitafio esige breve esame e commento.

La prima linea del testo dal benemerito editore è stata
letta: accipite sancii vobis v(ene)r(abil)e dignumque minest(e)-
rium; ed attribuita al vescovo Spes, immaginando che egli
l'abbia scritta in vita preparandosi il sepolcro. Ma la prima
linea della pergamena è principio dell'epitafio di Tullio Ana-
tolio Artemio : i cui nomi sono espressi, contro la forinola con-
sueta, in accusativo; perchè accordati con l'acclamazione: occi-
pite sanati vobis.... dignumque minestriurn (ministrimi) Tullium
Anatolium Artemium c(larissimum) p{uerum). La parola di
incerta lettura, che ho lasciato in bianco nella lacuna, sembra
 
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