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BULLETTINO

Primo di tutti die' in luce questo carme il Grutero insieme
con gli altri del codice palatino (p. 1172 n. IO). Egli però nel
v. 9 mutò arbitrariamente, e senza darne avviso ai lettori, il
lune in ilune ; uè emendò, come era necessario nel v. 11 il quem
in quam. Laonde il senso dell'elogio rimase oscurissimo ed in
parte anche falsato fino alla nuova edizione fattane da me (1. c.).
Di ciò tratteremo con diligenza nel commento che segue. Dal
Grutero tolsero il carme sepolcrale d'Irene il Baronie ', il Sa-
razani 2, il Bosio 3, l'Aringhi 4, il Fleetwood 5, il Fonseca fi, il
Merenda 7, il Biraghi 8, il Piper 9, ed altri. I Bollandisti lo
trascrissero dagli atti di s. Irene « in pervetuslo ms. martyro-
logio Hispaniensi "10; indi pende anche il Perez ll. Ma i critici
lianno già avvertito quegli atti essere privi di autorità 12 ; e le
false lezioni gruteriane dei vv. 9, 11 ripetute in quel testo ci
insegnano, che l'autore non fu pervetustus, avendo adoperato
l'edizione del Grutero pubblicata l'a. 1616. Finalmente la ge-
nuina lezione dell'unico codice palatino fu da me testé prodotta
e con breve nota dichiarata nelle Inscr. Christ. 1. c. ; donde la
tolse e commentò, conforme alla predetta mia dichiarazione, il
Duchesne nel Lib. 'poni. I p. 215.

I primi otto versi lodano le precoci virtù ed il verginale
proposito e voto di Irene non ancora ventenne (bisdenas ìiiemes

1 Ann. a. 384 ed. Lue. V p. 578.

2 Damasi opuscwla p. 90.

3 Roma sott. p. 187.

4 Romai subt. ed. Eom. I p. 472.

5 Inscr. p. 428.

c De basii, s. Laurentii in Damaso p. 60.

I Damasi opera, Bomae 1754 p. 239 carm. XXXI.

8 Epitafìo di s. Irene vergine, Milano 1870.

0 Zur Gesc.li. der Kirclienvàter ms epigr. Qmllen nel Zeitschr. f
Kirehengesch. Gotha 1876 p. 220.

10 Acta ss. Febr. Ili p. 245.

II Laureritius et Dama.sus Hispanis asserti p. 48.

12 V. Tillemont, Hist. eccl. Vili p. 773; Merenda, 1. c. p. 144: cf.
Perez, 1. c.
 
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